Nel debutto di questa sera, martedì 6 febbraio, Sanremo ricorda con un omaggio speciale uno dei suoi storici partecipanti, Toto Cutugno, per ben 15 volte in gara al Festival e diventando il vincitore nel 1980 con il brano Solo noi. Nonostante l’amarezza di non riuscire a bissare la vittoria, la sua voglia di tornare a calcare il palco dell’Ariston non si è mai spenta. Il Festival, come già la città di Sanremo prima, gli dedica in apertura un tributo doveroso, per omaggiare una delle personalità più note della musica italiana.
Omaggio a Toto Cutugno: Sanremo ricorda il cantante scomparso ad agosto 2023
Evento anticipato nella conferenza stampa di oggi, martedì 6 febbraio, questa sera il palco dell’Ariston sarà lo scenario di un omaggio a Toto Cutugno, il cantante scomparso lo scorso agosto. Il tributo arriva da quello stesso palco su cui l’artista è stato tante volte protagonista, con quella fiera generosità che lo ha sempre contraddistinto. Amadues e Marco Mengoni, padroni di casa della prima serata, saranno così gli artefici di un momento che si preannuncia come uno dei più commoventi della kermesse. La sua musica ha accompagnato diverse generazioni di italiani e la sua canzone più famosa, L’Italiano, è tra i brani più immediatamente riconoscibili del repertorio italiano. Tutti sono capaci di cantarla, segno della sua grande e indiscussa popolarità.
Toto Cutugno ha partecipato al Festival di Sanremo ben 15 volte, sia come solista che come componente di un duo o di una band. La vittoria è riuscita ad aggiudicarsela nel 1980 con un brano poi molto amato dal pubblico italiano, Solo noi. Salvatore all’anagrafe, il cantante di origine lombarda ma cresciuto a La Spezia, proverà negli anni a bissare il successo, posizionandosi comunque sempre in vetta alla classifica generale. Il secondo posto, guadagnato per ben sei volte, divenne l’inedito e poco gradito record personale dell’autore di Voglio andare a vivere in campagna. Le sue canzoni hanno trovato molti estimatori all’estero, dove il cantante ha sempre riscosso un grande successo, soprattutto negli ultimi anni della sua carriera.
Lo scorso 1° febbraio, pochi giorni prima dell’inizio del Festival, la città di Sanremo ha omaggiato a suo modo l’artista, legatissimo alla Liguria, dove è cresciuto. Al calar della sera, Via Matteotti, il corso principale proprio di fronte al Teatro Ariston, è stato illuminato con delle luminarie speciali, che riprendono il testo de L’Italiano. L’installazione luminosa è stata voluta dalla Carosello Records con il cngriubto del comune rivierasco. All’accensione delle luci erano presenti le autorità cittadine e il direttore artistico del Festival, Amadeus.
L’Italiano: il brano che lo ha fatto conoscere nel mondo
Da molti viene considerato l’inno alternativo a quello di Mameli, se vogliamo una versione meno ufficiale e più popolare. L’Italiano, brano composto da Toto Cutugno nel 1983 e presentato alla 33esima edizione del Festival della canzone italiana, è uno dei pezzi più famosi del cantante lombardo, non solo in Italia, ma soprattutto all’estero. Insieme a Nel blu, dipinto di blu di Modugno è forse la canzone che più ha simboleggiato l’italianità in campo musicale a livello internazionale.
Cutugno partecipò e vinse l’Eurovision Song Contest nel 1990 con il brano Insieme: 1992, nonostante la canzone non fosse quella risultata vincitrice al Festival di Sanremo. All’epoca, infatti, non vigeva la regola automatica che permette, come adesso, solo al vincitore della kermesse canora di rappresentare l’Italia alla competizione europea, a meno di una esplicita disdetta. Il pezzo riscosse molto successo soprattutto in terra straniera. Il cantante è dunque uno dei tre italiani che si sono riusciti ad aggiudicare l’Eurovision, oltre a Gigliola Cinquetti, vincitrice nel 1964 con Non ho l’età, e i Måneskin nel 2021, con Zitti e buoni, brano primo classificato al Sanremo dello stesso anno.