Chissà se è stato identificato pure Amadeus. Certo, lui ha “rischiato grosso”, eh: ha detto di essere antifascista e stessa cosa ha fatto Marco Mengoni. E poi i due hanno cantato “Bella Ciao“, tra gli applausi della sala stampa del Festival di Sanremo 2024. “Viva l’Italia antifascista!”, gridò qualcuno alla Scala, per poi essere messo alla gogna (che di questi tempi sono i social), mentre qualcun altro si guardava intorno imbarazzato.
“Sei antifascista?”, Amadeus e Mengoni rispondono sì e cantano “Bella Ciao”
Chissà se è poi stato identificato Enrico Lucci, l’inviato di “Striscia la notizia” che ha posto una domanda durante la conferenza stampa dell’immediata vigilia del settantaquattresimo festival della canzone italiana. E sottolineiamo quella parola, visto che di un’altra e importante canzone per la storia del nostro Paese si tratterà tra qualche riga.
Teniamo fuori la politica dal Festival di Sanremo. Solo una piccola domanda per te: ti puoi definire antifascista?
La domanda, in pieno stile Lucci, è questa. Il direttore artistico della kermesse scoppia a ridere ma risponde, senza esitazioni: “Sì“.
Allora il giornalista incalza: “Anche Mengoni?” E il cantante nonché co-conduttore per la prima serata di Sanremo 74 è ancora più sicuro nel rispondere: “Sì“. “Bene, potreste cantare ‘Bella Ciao’?”
E il conduttore rivela: “Volevo far cantare quella canzone sul palco ai protagonisti di ‘Casa di Carta’”
A quanto pare non ci sono problemi (né rischio identificazione), ma prima il conduttore ricorda:
Peccato fossero malati e non poterono, ma chiamai due degli interpreti de “La casa di carta” per fargli cantare “Bella Ciao” sul palco.
Mengoni, intanto, dice di apprezzare anche musicalmente quel brano. E allora i due partono:
Una mattina, mi sono svegliato…