Lo stupro di gruppo di Catania è solo uno degli episodi più eclatanti – se non il più eclatante – di violenza degli ultimi giorni. Il ministro delle Pari opportunità e della Famiglia Eugenia Roccella ha commentato la vicenda dicendo che il governo sta lavorando da tempo contro la violenza mettendo in atto diverse misure.

Roccella commenta lo stupro di gruppo a Catania

Abbiamo fatto una legge per cui è possibile espellere chi commette atti di violenza, abbiamo tutti gli strumenti per contrastare determinati fenomeni” a parlare è il ministro Eugenia Roccella a due giorni dallo stupro di gruppo di Catania ai danni di una 13enne da parte di alcuni ragazzi di origine egiziana.

La legge Roccella-Nordio-Piantedosi è già applicata ed ha dato già effetti positivi grazie anche alle novità importanti che ha introdotto, afferma la titolare del dicastero. Per quanto riguarda invece l’educazione, Roccella dice che bisogna sollecitare la responsabilità familiare. Il ministro ha poi anticipato che a breve sarà istituito il parental control nei nuovi cellulari: “I produttori hanno chiesto un po’ di tempo ma nel giro di pochi mesi lo strumento sarà in tutti i device, le famiglie potranno controllare l’accesso alla rete e ai siti rischiosi” dice Roccella.

La violenza e l’idea di rapporti sessuali ‘scissi’ dalle relazioni

Secondo il ministro le violenze dei minori su altri minori nascono da un’idea dei rapporti sessuali scissi da una relazione e delle donne concepite come uno strumento. Su questo, dice Roccella, ha molta influenza l’accesso a siti pornografici: “L’idea del consenso in questi siti è proprio scavalcata“.

Il lavoro da parte del governo per prevenire le violenze continuerà. Il ministro ha anche anticipato che l’Agcom sta elaborando criteri per la verifica per l’età di accesso dei minori ai siti pornografici. “Sappiamo che l’età è molto precoce, sappiamo che risultati possono avere certe immagini sui ragazzi…” conclude Roccella.