Nel paddock tutti lo conoscono come Uccio, l’amico storico di Valentino Rossi, ma ormai Alessio Salucci è diventato molto, molto di più. Sin dall’infanzia, sempre un passo dietro al campione. L’aiuto nell’ombra si è trasformato, diventando prima di tutto il suo assistente, poi la direzione della VR46 Riders Academy e adesso la gestione del team. Un direttore attento, lungimirante, capace di riorganizzare al massimo tutta la struttura per facilitare il lavoro di tutti. Oltre trent’anni di carriera, capo del team VR46, con cui corrono su Ducati Marco Bezzecchi e Fabio Di Giananntonio, in questi giorni è al lavoro con i test di Sepang. Per commentare la nuova stagione di MotoGP, il lavoro e le aspettative, Uccio è intervenuto in esclusiva a Tag24.

MotoGP, Uccio a Tag24

Manca poco più di un mese all’inizio della nuova stagione di MotoGP che si aprirà in Qatar il prossimo 10 marzo e per tutti i team adesso è arrivato il momento di provare le nuove moto. I test sono già iniziati e il prossimo campionato si preanuncia competitivo e serrato. Tanti piloti di grande qualità che correranno su moto importanti, alla ricerca del primo titolo. Bagnaia resta il favorito, ma dietro di lui i pretendenti che vogliono affermarsi sono molti. Dall’approdo di Marquez in Ducati, alla conferma di Martin fino alla crescita di Bezzecchi, Pecco dovrà stare molto attento. Oggi intanto le prime prove a Sepang, in Malesia. Per commentare la nuova stagione di MotoGP e raccontare le sue aspettative sui piloti e sulla moto, Uccio, direttore del team VR46, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Prima del presente un passo indietro: che stagione è stata quella passata?

“Il 2023 è stata una stagione meravigliosa. Siamo stati un po’ per tutti una sorpresa, e Bezzecchi e Marini hanno fatto un campionato a mio avviso fantastico. Ci siamo giocati il Mondiale fino a quattro gare dalla fine e poi purtroppo gli infortuni ci hanno un po’ penalizzato. In ogni caso la considero una super stagione e adesso possiamo ripartire con degli ottimi presupposti anche quest’anno”.

⁠Ora il 2024: che novità proporrà il team (sia nell’estetica sia nelle specifiche tecniche)?

“Prima di tutto abbiamo deciso di ripartire dall’estetica e come tutti avete già visto noi siamo gialli, giallo fluo. Secondo me le moto sono molto molto belle, sono un po’ un remake della Honda 500 di Vale della stagione 2000-2001. I ragazzi sanno di guidare una moto con tanta storia! Per quanto riguarda invece la parte tecnica, abbiamo la moto dell’anno prima e ripartiamo dal pacchetto 23. È una gran moto, sono molto contento e abbiamo già visto che si tratta di una garanzia. Adesso i ragazzi dovranno soltanto capire le differenze che ci sono tra la 22 e la 23 ed è per quello che stiamo facendo questi test”.

Punta pesante dell’attacco sarà Marco Bezzecchi, lo scorso anno terzo nel mondiale: è pronto per provare a insidiare Pecco nella lotta al titolo?

“Sinceramente spero tanto di sì, ma lo scopriremo a breve. Questo inverno con lui abbiamo fatto un grande lavoro e adesso ha un anno in più di esperienza. Credo sia proprio quella che ci è mancata lo scorso anno. Sia noi come team che lui come pilota abbiamo commesso qualche errorino nella scorsa stagione, e se riusciamo a non farli più o a commetterne meno è ovvio che siamo lì e possiamo giocarci il titolo”.

Al suo fianco Di Giannantonio: cosa vi ha convinto a puntare su di lui e che margini di miglioramento vedete in questo pilota soprattutto dopo il finale della scorsa stagione?

“Prima di tutto ci ha convinto il fatto che sia un ragazzo fantastico, un italiano e che sia reduce da un finale di stagione davvero molto performante. Quando abbiamo saputo che ‘il Maro‘ (Luca Marini n.d.r) sarebbe andato via, abbiamo pensato subito a Diggia”.

Che effetto ha fatto vedere Luca Marini andare via e scegliere un altro percorso professionale?

“Sinceramente parlando vi dico che a me ha fatto molto piacere. L’ho visto anche ieri con la maglia Repsol e questo mi riempie d’orgoglio. Se lui è arrivato lì è anche un po’ grazie al nostro progetto, che da sempre è stato impostato per portare i piloti dall’Academy dal nostro team a un team ufficiale. Obiettivo straraggiunto. Gli auguro solo di andare fortissimo e sarò sempre un suo tifoso”.

Che mondiale sarà quello che sta per aprirsi? Sarà sempre Pecco il favorito?

“Io penso che Pecco possa essere il favorito, ma penso che non sarà più un campionato solo Ducati. Ci sono potenzialmente sette o otto campioni del mondo dalle griglie di partenza. Sarà una stagione complicata per Bagnaia e per tutti gli altri, anche se lui resta ancora leggermente avanti rispetto agli avversari”.