Dimissioni da sottosegretario alla Cultura annunciate, non ancora presentate, anzi precedute da un’autosospensione. Questa l’attuale condizione di Vittorio Sgarbi, di professione critico d’arte. E con diversi altri incarichi. Nel mondo della politica, le cariche ammontano al momento a dieci. Un record.

Oltre all’incarico da sottosegretario “autosospesa”, quante cariche ricopre Vittorio Sgarbi?

Il ruolo da sottosegretario è sotto ghiaccio, in attesa dell’esito del ricorso dopo il pronunciamento dell’Antitrust secondo cui Sgarbi

ha esercitato attività professionali in veste di critico d’arte, in materie connesse con la carica di governo a favore di soggetti pubblici e privati, in violazione dell’articolo 2, comma 1, lettera d) della legge 20 luglio 2004, n. 215 (ossia la Legge Frattini sul conflitto d’interesse, ndr).

Quali sono le dieci (o undici?) cariche di Vittorio Sgarbi

Inserendo nel conto la nomina da sottosegretario, le cariche sono in tutto undici. O dieci (perché sull’ultima che proponiamo c’è un punto interrogativo). Dallo scorso 15 maggio, e subito dopo aver terminato l’incarico di sindaco di Sutri (Viterbo), il noto critico d’arte è primo cittadino di Arpino (Frosinone). Ma quella da sindaco è attività che Sgarbi non disdegna affatto, considerando che lo è stato anche a Salemi (dal 2008 al 2012) e a San Severino Marche (dal 1992 al 1993). Ma a Urbino è anche prosindaco, da cinque anni a questa parte.

Bellezza. Al Comune di Viterbo c’è proprio un assessorato apposito, gestito da Vittorio Sgarbi. Che è poi consigliere regionale in Lombardia.

Presidente della Fondazione Ferrara Arte, del Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e del Museo Alto Garda di Riva del Garda (Trento), è inoltre commissario per le Arti di Codogno (Lodi). Lo scorso 31 gennaio, il sindaco di Possagno (che non è Sgarbi) ha annunciato che non rinnoverà il critico d’arte per la presidenza della fondazione intitolata ad Antonio Canova. E il primo febbraio, allora, Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni “con effetto immediato”. Forse.