A Campobasso i carabinieri hanno individuato e denunciato 6 minori che sembrano appartenere ad una vera e propria “baby gang”. I ragazzi, tutti con meno di 18 anni, sono accusati di aver partecipato ad un pestaggio ai danni di un coetaneo. L’episodio risale allo scorso 29 gennaio.
Campobasso, baby gang picchia coetaneo 15enne: che cos’è successo
La notizia riguardante l’identificazione e la denuncia nei confronti di 6 ragazzi di una baby gang ha iniziato a circolare nelle prime ore della mattinata di oggi, martedì 6 febbraio 2024. I fatti però risalgono a qualche settimana fa.
Ma che cosa è successo nello specifico? Che cosa avrebbero fatto questi 6 minori identificati e denunciati dagli agenti delle Forze dell’ordine? Ecco quali sono le informazioni disponibili per il momento.
Secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni sul caso, i soggetti minorenni che sembrano far parte di questa baby gang avrebbero pestato un coetaneo, ovvero un ragazzo di 15 anni. Pare che tale presunta vittima fosse in realtà bersaglio di una serie di atti persecutori da parte del gruppo già dalla scorsa estate.
Stando a quanto hanno rivelato oggi alcuni giornali e media locali, il giovane sembra essere stato preso di mira con diversi atti e diverse azioni nei mesi precedenti all’aggressione. Quest’ultima, come abbiamo specificato all’inizio, si sarebbe verificata alla fine del mese scorso.
La presunta vittima minorenne di questo pestaggio frequenta la stessa scuola dei presunti aggressori. Le attività persecutorie nei suoi confronti inoltre potrebbero essere iniziate proprio all’interno dell’istituto e potrebbero essere proseguite poi all’esterno nel periodo successivo.
Così i militari dell’Arma di Campobasso hanno individuato 6 ragazzini. Hanno informato e messo al corrente della situazione le rispettive famiglie trattandosi appunto di soggetti con meno di 18 anni. Gli stessi carabinieri hanno poi proceduto a segnalare i minori alla Procura presso il Tribunale dei minori di Campobasso.
La dinamica dell’aggressione: cosa sappiamo
Per quanto riguarda l’episodio che si è verificato lo scorso 29 gennaio in realtà le informazioni disponibili al momento non sono molte. Secondo quanto emerge, pare che il gruppo abbia picchiato la vittima, dopo averla probabilmente minacciata e presa di mira nelle settimane precedenti.
I minori sono stati denunciati, ma per il momento non sono ancora stati ritenuti responsabili o innocenti. Sarà il Tribunale dei minori di Campobasso a stabilire la responsabilità della baby gang in questa aggressione.
Proprio per questo motivo, al momento, l’utilizzo del condizionale è d’obbligo. Con ogni probabilità nei prossimi mesi verranno fornite maggiori indicazioni in merito. Come abbiamo appena riferito saranno poi i giudici e gli esperti a stabilire la colpevolezza o l’innocenza dei soggetti denunciati dai militari dell’Arma.
La nota dei carabinieri
In occasione della diffusione di questa notizia oggi, martedì 6 febbraio 2024, i vertici locali dell’Arma hanno pubblicato una nota all’interno della quale hanno ribadito l’importanza e la responsabilità che tutti quanti noi abbiamo nel cercare di contrastare azioni di questo tipo.
Purtroppo le baby gang, i bulli e i minori autori di atti di violenza rappresentano una realtà ancora tristemente nota al giorno d’oggi. Con lo sviluppo della rete e di internet si sta ampliando anche il fenomeno del cyberbullismo, che può portare a delle conseguenze molto pesanti per i bambini, i ragazzi, i giovani e persino per gli adulti.
I carabinieri di Campobasso hanno ribadito il loro impegno nel lavoro e nel contrasto per prevenire aggressioni simili e per favorire una corretta educazione dei ragazzi. Si tratta d’altronde di una tematica molto importante che è centrale non solo per la città molisana, ma anche per tutto quanto il nostro Paese.
Ecco il comunicato diffuso questa mattina:
Tale mette in luce l’urgenza di affrontare il fenomeno del bullismo e della violenza tra i giovani, riaffermando l’importanza della sicurezza e del benessere degli studenti. La compagnia carabinieri di Campobasso, insieme alla comunità educativa e alla società civile, sono chiamate a unire le forze per prevenire ulteriori episodi e garantire un ambiente sicuro per l’educazione e la crescita dei giovani.
I vertici locali dei carabinieri hanno anche mandato un appello alla cittadinanza. Nello specifico, hanno invitato i cittadini e le cittadine a collaborare attivamente con le Forze dell’ordine. In che modo?
Segnalando comportamenti sospetti e contribuendo a creare un clima di rispetto e sicurezza nelle scuole.