Nell‘Atalanta di Gasperini brilla sempre di più la stella di Charles De Ketelaere. Il classe 2001 era arrivato la scorsa estate a Bergamo con mille dubbi e molta curiosità dopo la brutta stagione con il Milan. Dopo aver trovato il primo gol in Italia al debutto contro il Sassuolo l’ex Bruges sembrava essere ritornato lo stesso giocatore timido e impacciato visto a Milano, ma a dicembre è arrivata la svolta definitiva in termini di prestazioni. Infatti, negli ultimi due mesi in tutte le competizioni il belga ha collezionato sette gol e cinque assist trascinando gli orobici alla vittoria nelle gare contro Lazio e Milan. Una piccola rivincita anche per Paolo Maldini, il principale artefice del suo arrivo a Milanello e più volte criticato per il ricco investimento su Cdk.

De Ketelaere da brutto anatroccolo sembra essere diventato un cigno, merito anche della mano di Gian Piero Gasperini che tante volte nella sua carriera ha lanciato o rivitalizzato giocatori del suo talento che in altre piazze sembravano aver perso lo smalto. In soli sei mesi e cinquantuno chilometri di distanza il mondo del giovane trequartista sembra essersi totalmente ribaltato, dal più grosso flop della Serie A a uno dei migliori giocatori del campionato italiano in termini di rendimento.

Da meteora al possibile riscatto dell’Atalanta: tutti gli scenari

Dal nerazzurro di Bruges a quello dell’Atalanta, una questione di colori ma soprattutto una questione di ambiente e di fiducia. Il passaggio dalla pressione di San Siro a quella più di provincia del Gewiss Stadium è stata determinante per il nazionale belga. Lo sa bene anche per Gasperini che partita dopo partita sta cucendo a livello tattico un ruolo sempre più da leader per il classe 2001. In assenza di Koopmeiners l’ex Bruges nella partita contro la Lazio è diventato il perno assoluto della manovra bergamasca. Dal ruolo nella trequarti con Pioli è passato a ruolo di punta insieme a Scamacca (altro grande investimento estivo) nel 3-4-1-2 di Gasperini con la possibilità di arretrare come mezza punta nel 3-4-2-1.

Quando c’è fiducia i sistemi di gioco sono relativi e De Ketelaere lo sta dimostrando partita dopo partita anche nelle piccole cose: nella gara contro la Lazio ha tirato il suo primo rigore in carriera ma davanti a Provedel non ha minimamente esitato e ha portato l’Atalanta sul due a zero contro i biancocelesti.

La domanda che quasi tutti i tifosi si stanno facendo è ora: cosa succederà a fine stagione? Quasi sicuramente Charles diventerà totalmente un giocatore nerazzurro, al termine di un prestito annuale oneroso da 3 milioni e il pagamento di un diritto di riscatto da 22 (oltre a 4 di bonus e a una percentuale sulla futura rivendita in favore del Milan). Se pensiamo alle prestazioni del belga queste cifre sembrano quasi a prezzo di saldo e sono comunque numeri inferiori ai 35 milioni di euro spesi dai rossoneri per acquistarlo dal Club Bruges nell’estate del 2022.

De Ketelaere domina con l’Atalanta, regna il rimpianto tra i tifosi del Milan

Se da un lato i tifosi dell’Atalanta si possono godere un giocatore di caratura internazionale che fa ricordare le gesta di talenti come Gomez e Ilicic in nerazzurro, dall’altra parte tra i sostenitori del Milan regna il rimpianto per non aver saputo sfruttare un talento simile. La sensazione che regna è quella di non aver saputo dare una seconda chance a un giovane a differenza di casi nel passato come quello di Sandro Tonali, grossa delusione nella prima stagione in rossonero e poi protagonista assoluto dello scudetto nell’annata 2021-2022. Il secondo grosso rimpianto è anche quello di non essere riusciti a sfruttare e scoprire De Keteleare come punta, invece di metterlo sulla trequarti, e potenzialmente trovarsi subito in casa una degna alternativa a un Giroud che quest’anno compirà 38 anni.