Avincola, cantautore romano, vincitore di numerosi riconoscimenti, come il Premio Stefano Rosso, Premio Botteghe d’Autore, Premio PIVI Siae (2013) e il Premio MEI Cinema (2013). A soli 21 anni ha fatto uscire un Ep di inediti, suscitando fin da subito l’attenzione della critica. Nel marzo 2013 è stato ospite del Cinema America dove presenta il suo docufilm “Stefano Rosso – L’ultimo Romano”.
Nel 2014 ha pubblicato il disco “Così canterò tra vent’anni” e l’anno dopo ha fatto uscire “KM28” (Helikonia). Ha poi cominciato la collaborazione con l’etichetta Leave Music. A gennaio 2019 ha pubblicato il singolo “Tra poco” e a dicembre 2019 ha fatto uscire il brano “Un Rider”.
Ha partecipato a Sanremo 2021 tra le Nuove Proposte con il brano “Goal!”, di cui ha scritto testo e musica, contenuto nel suo ultimo disco Turisti, uscito il 26 febbraio 2021. Nel 2021 ha pubblicato due singoli, “Limone” feat Giorgieness e “Fon” in collaborazione con Dario Lanzellotti. Poi nel 2022 “Letti” con Alessandro Gori.
Avincola: intervista Tag24
Esattamente 3 anni fa Avincola ha partecipato al Festival di Sanremo 2021 nella categoria Nuove Proposte. Tag24 l’ha contattato per ricordare questa esperienza e per parlare dei suoi nuovi progetti musicali.
Visto che si respira l’aria sanremese, facciamo un passo indietro al 2021: tre cose che assolutamente non dimenticherai dell’esperienza al Festival di Sanremo?
Sono molte le cose che non dimenticherò. La sensazione di gioia che mi esplodeva dentro quando mi hanno comunicato in diretta che avevo passato la finale di Sanremo Giovani. La soddisfazione personale di aver raggiunto un traguardo molto importante e di averlo vissuto assieme a Edoardo Petretti, amico pianista che ha scritto le parti dell’orchestra per poi dirigerla.E poi il piacevole stordimento nell’ascoltare un brano che era nato in cucina, suonato poi dall’intera orchestra. Fu surreale.
Cosa consigli ai giovanissimi che ogni anno provano Sanremo Giovani ed Area Sanremo?
Non credo chi ci siano consigli giusti da dare, l’importante è viversi l’esperienza in piena sincerità con se stessi. Io personalmente ho vissuto tutto cercando di divertirmi, senza pensare troppo alla televisione.
Hai mai pensato di smettere con la musica e se sì perché?
Assolutamente no. La musica, le parole, sono una parte di me. L’unico modo che ho di trasformare quello che ho intorno.
Morgan spende sempre belle parole per te: come vi siete conosciuti?
Ci siamo conosciuti proprio alle selezioni di Sanremo Giovani, lui era uno dei giudici e si avvicinò emozionato fuori dalla diretta, dopo aver ascoltato “Goal!”. Poi non ci siamo più visti, fino a quando mi ha proposto di trasformare alcune poesie di Pasquale Panella – ispirate alle sue. E’ così che è nata “Barrì”, la canzone che dà il titolo al mio album.
Cosa ha significato per la tua crescita musicale Enzo Carella e com’è nata l’idea del progetto Avincola canta Carella?
Enzo Carella l’ho conosciuto a metà strada. Facevo già questo mestiere. E’ stato un’artista incredibile. Visionario innovativo se consideri il contesto storico, così come Panella con cui ha collaborato fino alla fine. Ho deciso di creare il primo progetto live a lui dedicato perché trovo scandaloso che le sue opere vivano ancora nell’ombra.
La prima data del tour sarà il 1 marzo a L’Asino che Vola, ospiti anche Maccio Capatonda e Maurizio Guarini: cosa dobbiamo aspettarci da questa serata?
Maccio è profondamente legato a Carella e ci racconterà questo legame con diversi aneddoti. Guarini, oltre a essere stato parte integrante dei Goblin, ha suonato e arrangiato i primi dischi di Carella, anche lui ci racconterà le sue esperienze e suoneremo insieme. Ci saranno anche diversi contributi audiovisivi a cura di Gino Castaldo, Timisoara Pinto e passerà a trovarci anche Ivan Talarico. Invito tutti ad esserci, non tanto per me ma per la memoria di Enzo. Per le meraviglie che ci ha regalato e che, in questa festa, potremo finalmente condividere insieme dal vivo. A breve sui miei social comunicherò anche le prossime date del tour.
Ph. Gabriella Vaghini