Mentre la tecnologia prosegue con passi rapidi, si assiste a una sorta di ritorno al passato, dove i cellulari degli anni Novanta, piccoli, compatti, con batterie che duravano giorni e nessuna connessione internet, stanno vivendo una rinascita. Chi ne apprezza maggiormente l’estetica retrò? Oltre ai collezionisti, per i quali un cellulare vintage rappresenta un affare, ci sono i giovani appassionati di oggetti d’epoca, i politici in cerca di discrezione e le star che considerano questi telefoni un vezzo.
Per coloro che possiedono un vecchio cellulare, magari uno dei modelli più ambiti, esiste la possibilità di metterlo all’asta su piattaforme internazionali. In alternativa, si può esplorare la vendita tramite siti online specializzati che elencano vari modelli e relativi prezzi dei cellulari degli anni ’90. D’altra parte, per chi volesse acquistare un cellulare vintage per un utilizzo pratico, non necessariamente a fini collezionistici, è possibile trovare modelli rigenerati a prezzi accessibili, sia attraverso i siti specializzati che presso mercatini e piccoli negozi.
Quanto vale un cellulare anni 90?
Tra i modelli ambiti dai collezionisti, uno che la maggior parte degli italiani ha sicuramente maneggiato almeno una volta è il Nokia 3310, un’icona dei cellulari. Robusto e compatto, è diventato famoso per la sua praticamente indistruttibilità e per il divertente gioco del serpente, che intratteneva nei momenti di noia. Se trovato di seconda mano, magari in un mercatino dell’usato, il suo valore si attesta intorno ai 30-40 euro; tuttavia, se posseduto ancora nuovo, può essere venduto a prezzi che vanno dai 130 ai 300 euro.
Altrettanto celebre è l’Ericsson T28, noto come il “cellulare con lo sportellino”, che si apriva per rivelare il tastierino numerico. Caratterizzato da uno sfondo verde e caratteri neri, fu rivoluzionario per essere stato il primo telefono a montare una batteria agli ioni di litio. Possedere uno di questi in ottime condizioni e funzionante può garantire un guadagno di qualche centinaio di euro. Tra i cellulari d’epoca, l’Ericsson T10 detiene il valore più elevato, arrivando a ottenere addirittura 1.900-2.000 euro.
Due cellulari vintage rari, amati dai collezionisti, ma forse meno noti al grande pubblico, sono il Moriba Senator e il Motorola DynaTAC. Il primo, con un design che sembra più una valigetta portatile che un cellulare, presentava un peso considerevole e una praticità limitata. Risalente al 1981, può raggiungere un valore di 1.000 euro se conservato in condizioni eccellenti.
Il DynaTAC, con le sue dimensioni imponenti e il colore bianco sporco, è un’autentica rarità che ha fatto la gioia di molti collezionisti, essendo stato immesso sul mercato nel 1984 in soli 30.000 esemplari e raggiungendo anch’esso un valore di 1.000 euro.