C’è un clima teso in casa Torino, bollente se in mezzo si mettono anche le parole di Ivan Juric. Non quelle dopo il pareggio a reti bianche in casa contro la Salernitana, che hanno comunque scatenato la piazza, bensì quelle dette nella conferenza stampa di oggi.
Il tecnico croato ha voluto parlare, chiarire la sua uscita, perchè l’amore che prova per il Torino è viscerale. Ma in quelle dichiarazioni c’è un concetto ben preciso, che va di pari passo con il suo futuro. Perchè Juric è stato chiaro: o il Toro arriva in Europa, o sarà addio a fine stagione. Senza se e senza ma.
Toccherà vedere se ci riuscirà, ma di fatto il nome dell’ex tecnico dell’Hellas Verona è entrato in automatico nel pentolone dei nomi che quest’estate potrebbero essere protagonisti nel mercato degli allenatori.
Torino, Juric a un bivio
Contro la Salernitana l’occasione era ghiotta. Vincere avrebbe permesso al Torino di agganciare la zona Europa. Esame di maturità fallito, l’ennesimo, che al tecnico non è andato giù. Talmente tanto che nel post partita il tecnico non ci è andato giù leggero: “Contro la Salernitana c’è stato un bell’ambiente, ma abbiamo giocato tante volte con lo stadio mezzo vuoto: non tutti i tifosi hanno lo spirito Toro“.
Ha poi continuato Juric: “Mi ritrovo nel pensiero di un cantante, Willie Peyote, che ha sottolineato come in altre parti d’Italia ci sia un entusiasmo contagioso non giustificato dalla classifica, mentre il Toro dovrebbe essere una cosa speciale e non si dovrebbe basare sui risultati”. Bomba lanciata e puntualmente esplosa, con i tifosi che si sono riversati sui social per attaccare il tecnico.
Che il giorno dopo ha indetto una conferenza stampa per chiarire le sue dichiarazioni: “Non volevo creare delusione, le mie parole avevano l’obiettivo di ottenere qualcosa di favoloso – ha sottolineato Juric – Dobbiamo stare tutti insieme per ottenere qualcosa di fantastico perché siamo vicini a un obiettivo importante come l’Europa”.
Il botto arriva dopo: “Se non vado in Europa vado via, altrimenti resto. Senza l’Europa cosa faccio qui, prendo i soldi e poi mi cacciano ma non è quello che voglio”. Parole che di fatto pesano e nemmeno poco. Perchè adesso la qualificazione europea diventa inevitabilmente condicio sine qua non di una storia che potrebbe arenarsi sul più bello, e che divide la piazza, tra chi lo difende e chi lo accusa di aver aumentato le pressioni senza motivo.
Non solo, perchè in caso di addio Ivan Juric sarebbe uno dei tanti nomi che finirebbe nella giostra impazzita del mercato dei tecnici. E di giri ce ne sono eccome.
Quale futuro?
Europa: Juric resta. Niente Europa: Juric va via. Il concetto è questo. In caso dovesse realizzarsi la seconda, il mister croato rimarrebbe a piedi? No. Perchè il nome piace e farebbe gola a molte realtà di Serie A. Partendo dalla Fiorentina, che in panchina ha un Vincenzo Italiano di cui bisognerà discutere il futuro a fine stagione.
In caso di addio dell’ex Spezia, ecco che la Viola potrebbe puntare Juric, che in questo modo potrebbe fare un salto di qualità. Tutto grazie ad Italiano, in caso di possibile approdo di quest’ultimo al Napoli. Attenzione però, perchè l’attuale tecnico della Fiorentina dovesse rimanere saldo sulla panchina, porterebbe Juric ad essere l’obiettivo di De Laurentiis, che già in passato aveva sondato il terreno per il croato.
Da monitorare la situazione Bologna: se Thiago Motta dovesse dire addio, Juric potrebbe essere un opzione, dove magari potrebbe trovare in eredità proprio quel posto in Europa che sta cercando di conquistare con il Torino. Un mix di situazioni intricate, senza che il mercato sia già partito. Ma Juric ad ora ha in mente un solo obiettivo: riportare il Torino in alto. Per il futuro si vedrà.