Josip Broz Tito, noto come Tito o Maresciallo Tito, è stato uno dei cofondatori del Partito Comunista Jugoslavo (KPJ) nel 1920 e ha ricoperto ruoli significativi sia nel Partito Comunista dell’Unione Sovietica che nella polizia segreta sovietica (NKVD). Dopo il successo del fronte nazionale guidato da Tito nelle elezioni dell’11 novembre 1945, è stato nominato Primo Ministro e Ministro degli Esteri. Durante questo periodo, le forze jugoslave e l’Armata Rossa sono state coinvolte nella deportazione dei tedeschi, e le foibe hanno riguardato anche gli italiani, che sono stati etichettati come “fascisti”.

Chi era il Maresciallo Tito?

Josip Broz Tito, noto come Tito o Maresciallo Tito, è nato il 7 maggio 1892 a Kumrovec, un piccolo villaggio a nordest della Croazia, vicino a Zagabria. Originario di una famiglia umile, ha lasciato presto la casa natale.

Tito è stato il primo Segretario del Partito Comunista dal 1937 fino alla sua morte nel 1980. Ha avuto matrimoni controversi, e alcuni lo ritengono un figlio di nobili austriaci o un nobile italiano-trentino. Poliglotta e appassionato di musica e arte, ha combattuto il nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dal 1939, in veste di segretario generale del Partito Comunista Jugoslavo, Tito ha guidato la lotta di liberazione contro l’invasore nazista, nonché contro i fascisti croati e italiani. Ha assunto la responsabilità politica della repressione anti-italiana nelle regioni di Fiume, Istria e Dalmazia, caratterizzata dall’eliminazione fisica nelle foibe e dalle espulsioni.

In qualità di capo del governo della neonata Repubblica Jugoslava, Tito ha adottato una via nazionale al socialismo e all’indipendenza da Mosca, portando, nel 1948, alla rottura definitiva con l’Unione Sovietica. Dal 1953 fino alla sua morte, ha ricoperto la carica di Presidente della Repubblica. Tito è stato l’ispiratore e l’animatore del movimento dei paesi non allineati.

Come è morto il Maresciallo Tito?

Nel gennaio del 1980, Tito accusò un malore mentre si trovava al castello di Brdo, venendo successivamente ricoverato al centro clinico di Lubiana a causa di problemi circolatori alle gambe. Poco dopo, la sua gamba sinistra fu amputata. Tito morì in clinica il 4 maggio 1980, tre giorni prima del suo 88º compleanno. Il suo funerale fu uno degli eventi più imponenti della storia, con la partecipazione di numerosi uomini di Stato che cercavano di guadagnarsi il favore della nuova dirigenza jugoslava, privata della sua guida carismatica durante la guerra fredda.