Il bonus asilo nido del 2024 introduce significative modifiche, come previsto dalla Legge di bilancio, al fine di sostenere le famiglie e favorire la natalità. L’importo del bonus asilo nido e del supporto domiciliare, in vigore dal 2017, aumenta nel 2024, ma tale incremento è riservato esclusivamente alle famiglie con almeno due figli di età inferiore ai dieci anni.
Bonus asilo nido 2024, quando fare domanda?
La domanda per il Bonus asilo nido deve essere inviata entro il 31 dicembre 2024, mentre la documentazione comprovante le spese sostenute può essere presentata entro la stessa scadenza dell’anno successivo. È importante sottolineare che la semplice domanda non garantisce l’accesso al bonus asilo nido.
Per richiedere il rimborso delle rette dell’asilo nido, il genitore responsabile dei pagamenti deve presentare la domanda all’INPS.
Come consueto, è possibile rivolgersi a un Patronato o presentare autonomamente la richiesta online, utilizzando le solite credenziali come Spid, Cie o Cns. È importante notare che già durante la fase di prenotazione delle risorse, è necessario fornire, oltre alle informazioni relative al minore, anche i dettagli dell’asilo nido e delle mensilità di frequenza.
La procedura di domanda si svolge in due fasi: inizialmente, si effettua una “prenotazione” del beneficio sul sito dell’INPS, successivamente si completa la domanda allegando le spese effettivamente sostenute entro metà dell’anno successivo, ossia entro giugno 2025.
Requisiti bonus asilo nido 2024
Non ci sono limiti reddituali per accedere al bonus asilo nido, ma l’importo massimo del beneficio è determinato sulla base della condizione economica del richiedente. Le condizioni soggettive per beneficiare dell’agevolazione includono che la richiesta provenga da chi effettua direttamente il pagamento delle rette, appartenendo al medesimo nucleo familiare del minore. Nel caso del contributo per l’assistenza domiciliare, la residenza del bambino e del richiedente deve coincidere.
Possono presentare domanda anche stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale, lavoratori altamente qualificati con Carta blu, lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia, lavoratori autonomi e altre categorie specificate nella normativa.
Importo bonus asilo nido 2024
Il bonus asilo nido 2024 può raggiungere un importo massimo di €3.600 all’anno per le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro, per le nascite o adozioni dal 1° gennaio 2024 e per i nuclei familiari con almeno un altro figlio di età inferiore ai dieci anni. Nel caso in cui non venga presentato l’ISEE o se il bonus è richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, è comunque possibile ottenere un importo minimo di €1.500. Questi stessi importi valgono anche per il contributo di assistenza domiciliare.
Qualora l’ISEE minorenni venga presentato successivamente, il diritto all’importo maggiorato si applica solo alle mensilità successive alla presentazione.
Importante precisazione: il bonus asilo nido non può essere cumulato con la detrazione per il pagamento delle rette. Il contributo è concesso anche in caso di adozione, come confermato dall’INPS, che specifica: “In caso di adozioni o affidamenti preadottivi verrà presa in considerazione la data più favorevole tra il provvedimento di adozione e la data di ingresso in famiglia del minore, purché successivo al 1° gennaio 2016”.
Il bonus asilo nido 2024 copre il rimborso delle rette effettivamente pagate per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e per il pagamento di assistenza domiciliare in caso di gravi patologie croniche per un periodo massimo di tre anni.
Per quanto riguarda le strutture private, devono rispettare specifici requisiti, come definito dall’INPS nel 2020. Le spese sostenute per servizi all’infanzia diversi dagli asili nido, come ludoteche o pre-scuola, non sono rimborsabili.
Per ottenere il contributo per assistenza domiciliare, è necessaria un’attestazione del pediatra che certifichi l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido a causa di una grave patologia cronica per l’intero anno.
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