Anna Maria Cossiga, studiosa e docente di antropologia culturale, condivide la sua riflessione sul padre, l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, in un’intervista al Corriere della Sera. Descrive un uomo severo e inizialmente rigido, lontano dall’immagine giocosa e allegra spesso associata al presidente emerito. Mentre giovane, era notevolmente serio, perfino prima di recarsi al cinema verificava il giudizio di Famiglia Cristiana, influenzando così le scelte cinematografiche della famiglia.

Che malattia aveva Francesco Cossiga?

Anna Maria Cossiga condivide anche la battaglia di suo padre contro la depressione e il suo disturbo bipolare. Il padre parlava spesso dell'”omino bianco” gioioso e allegro, e dell'”omino nero” che vedeva tutto negativo. Questa consapevolezza è stata tramandata anche a lei, ma le ha insegnato a non vergognarsi del disagio psicologico.

La malattia di Francesco Cossiga segnò il suo declino, con l’ultimo anno in cui vedeva solo nero. Anna Maria racconta del tentativo di recupero e del drammatico epilogo con una perforazione all’intestino:

Nell’ultimo anno vedeva solo nero. Era come se non avesse più voglia di vivere. Veniva un sacerdote, un grande amico ancora adesso, don Claudio Papa, a portargli la comunione. Cadde in coma, poi si svegliò, sembrava potesse riprendersi; invece ebbe una perforazione all’intestino, e se ne andò.