Il processo contro il calciatore brasiliano Dani Alves, accusato di aver violentato una donna di 23 anni nel bagno di una discoteca a Barcellona nel dicembre del 2022, è iniziato.
Inizia il processo contro Dani Alves
Oggi, 5 febbraio 2024, è iniziato il processo contro l’ex calciatore del Barça e del Psg, Dani Alves, dopo un anno trascorso in prigione. Il brasiliano, 40 anni, è detenuto dal gennaio 2023, quando una giovane donna lo ha accusato di un’aggressione sessuale avvenuta nel dicembre 2022.
Dopo la presunta violenza sessuale, la donna ha denunciato immediatamente Alves. I procuratori chiedono una condanna a 9 anni di carcere, mentre gli avvocati dell’accusatrice richiedono una pena detentiva di 12 anni. Inoltre, i pubblici ministeri chiedono un risarcimento di 150mila euro alla donna.
Il processo durerà fino a mercoledì.
Le accuse contro Dani Alves
L’accusa sostiene che Alves ha incontrato la giovane donna nell’area VIP del nightclub Sutton, situato in uno dei quartieri esclusivi di Barcellona, il 30 dicembre 2022. Dopo aver offerto da bere a lei e ai suoi amici, il brasiliano l’ha invitata a seguirlo in un bagno, l’unica zona del locale non sorvegliata dalle telecamere. Una volta lì, avrebbe cercato di ottenere rapporti sessuali orali e, quando la donna ha rifiutato, l’avrebbe violentata. Successivamente, avrebbe lasciato il locale insieme ai suoi amici.
Alves è stato interrogato per la prima volta dalla polizia nel gennaio 2023 e ha cambiato la sua versione più volte. Inizialmente aveva detto di non aver mai incontrato l’accusatrice, ma successivamente ha cambiato la sua versione, affermando di aver avuto un rapporto consensuale con la giovane donna. Ha dichiarato di aver negato inizialmente il rapporto per paura che sua moglie, Joana Sanz, lo venisse a sapere.
La richiesta di cauzione di Alves è stata respinta dalla Corte che lo considerava a rischio di fuga, nonostante la sua volontà di consegnare il passaporto ed indossare un dispositivo di localizzazione.
La legge spagnola sul consenso sessuale
Secondo la legge del 2022, la definizione della violenza sessuale comprende un’ampia categoria di reati tra cui abuso online, palpeggiamento e stupro ed evidenzia che il silenzio o la passività non equivalgono al consenso.
Nel caso di stupro è previsto una pena massima di 15 anni.