Potrebbe non essere stato un normale suicidio quello del giovane di 22 anni di origini guineane al Cpr di Ponte Galeria, a Roma. Ne è convinta la Procura della Capitale che, difatti, ha ufficialmente aperto un’indagine per istigazione al suicidio.

La Procura di Roma indaga per istigazione al suicidio per il caso al Cpr di Ponte Galeria

Dunque è questo il lascito di un fine settimana drammatico e violento aperto, sabato notte, dal gesto disperato del migrante (indotto da qualcuno?) nel “Centro di permanenza per il rimpatrio” romano, uno dei dieci presenti su tutto il territorio nazionale. A ciò era seguita una rivolta in piena regola che aveva portato all’arresto di quattordici persone.

Il sostituto procuratore Attilio Pisani che coordina il fascicolo disporrà anzitutto l’autopsia sul corpo della vittima. Secondo la versione ufficiale, il giovane si sarebbe impiccato utilizzando un lenzuolo legato a una grata. Sul posto, alle 6 del mattino di ieri, 4 febbraio, i primi soccorritori hanno trovato anche un biglietto che il 22enne, arrivato da pochi giorni dal Cpr di Trapani (ma qualcuno parla addirittura di 7 mesi), avrebbe scritto come ultimo saluto.

La versione ufficiale dice che il giovane si è impiccato con un lenzuolo

Nella giornata di ieri, alcuni ospiti della struttura hanno lanciato sassi contro il personale. Si segnala anche il tentativo di dare alle fiamme un’auto. Solo in serata è tornata la calma. Apparente.