Calhanoglu sempre più leader dell’Inter: numeri e analisi del centrocampista turco. – Metà del primo tempo. Palla ricevuta quasi all’altezza del centrocampo, testa alza e sventagliata precisa, potente e perfetta per Dimarco, con l’Inter che va vicinissima al gol. L’autore di questa giocata emblematica del match tra nerazzurri e Juventus è Hakan Calhanoglu, regista dell’Inter di Simone Inzaghi e sempre più leader della squadra. Il turco si è ormai preso in mano il centrocampo dell’Inter, partita dopo partita continua a fare la differenza e soprattutto sta sempre più ricevendo consensi dagli addetti ai lavori.

Da ieri infatti si discute sul fatto che Calhanoglu sia il miglior centrocampista al mondo in questo momento o meno. Parere soggettivo probabilmente, ma il fatto che sia uno dei migliori probabilmente mette d’accordo tutti. La partita contro la Juventus è senza dubbio la gara simbolo di questa ascesa di Calhanoglu, ma è ormai da diverso tempo che il turco si è preso in mano l’Inter e non intende più lasciarla. Di seguito qualche numero del turco negli ultimi tempi all’Inter.

Inter, Calhanoglu sempre più leader

Un 1-0 che probabilmente non rispecchia quanto visto nell’arco dei novanta minuti. Dopo una gara d’andata non sicuramente spettacolare, quella di domenica tra Inter e Juventus è stata più piacevole, con l’Inter che ha segnato una sola rete grazie a un super Szczesny e la Juventus che ha provato nel secondo tempo ad affondare, ma senza mai rendersi proprio pericolosa.

Tra i protagonisti del match c’è appunto Hakan Calhanoglu, centrocampisti tra i migliori già dalla passata stagione e che nell’attuale campionato sta letteralmente dominando. Se l’Inter è al momento a +4 in classifica (potenzialmente +7) sulla Juventus, i meriti sono anche suoi.

9 gol (7 su rigore, ma bisogna calciarli e segnarli), 3 assist e tante, tantissime giocate di altissima qualità. Che Hakan Calhanoglu sia ormai diventato un giocatore di livello internazionale non ci piove. Ma adesso il turco sta sempre più alzando la qualità e sta sempre più ricevendo consensi da addetti ai lavori e tifosi. La curva nerazzurra gli dedica un coro ogni partita, chiunque invece lo mette tra i centrocampisti più forti al mondo, qualcuno lo reputa anche il migliore.

Dominante con la palla tra i piedi, Calhanoglu trasmette una sicurezza tale da convincere i compagni a passargli sempre il pallone. Ma ciò che stupisce è che il lavoro sporco che fa è sempre determinante, chiude sempre tutte le linee di passaggio, dà equilibrio alla squadra e un gran supporto ai difensori. Insomma, indispensabile.

Nelle tre partite in cui non ha giocato, l’Inter ne ha pareggiate due (una con la Real Sociedad e l’altra con il Benfica), ne ha vinta una, proprio prima di Inter-Juve, sul campo della Fiorentina. Asllani è un prospetto da crescersi e coccolare, ma quando manca Calhanoglu, la differenza è chiaramente abbastanza evidente. E inzaghi lo sa, tanto da non rinunciarci mai.

La crescita di Pavard

Tra gli altri protagonisti di giornata c’è anche Benjamin Pavard, arrivato all’Inter in estate per 30 milioni più 2 di bonus e rientrato adesso a pieno regime post infortunio. Una cifra che l’Inter ha speso con “piacere”, considerando che il calciatore era anche in scadenza di contratto. Nonostante la concorrenza, il francese si è guadagnato un posto da titolare e adesso è diventato indispensabile per Inzaghi. Pavard dà infatti la sensazione di essere un profilo di altissima categoria, gioca con personalità, carisma e calma da chi in carriera ha vinto tanto.

Insieme a Calhanoglu è stato uno dei migliori contro la Juventus e a fine partita si è preso l’applauso dei tifosi, che lo hanno apprezzato anche per diversi comportamenti fuori dal campo. Giocatore di spessore internazionale, il francese anche sui social continua a mostrarsi “tifoso dell’Inter” e viene sempre acclamato dai sostenitori nerazzurri. E Inzaghi se lo gode.