Antonello Fassari Farà giorno, questo è il titolo del nuovo spettacolo teatrale in scena al Parioli di Roma fino all’11 febbraio. Una pièce attualissima che parla ai giovani ma sempre senza rinunciare al sorriso. Il senso di questo appuntamento live e il peso che “I Cesaroni” hanno avuto nella sua carriera l’attore romano lo ha raccontato, ospite del morning show condotto da Bussoletti e Arianna Caramanti tutti i giorni dalle 6 alle 9. Un intervento che è stato anche mandato in tv sul canale 122 del digitale terrestre. Ecco i passaggi più importanti dell’intervista.

Antonello Fassari Farà Giorno, il senso dello spettacolo

“Si tratta di una storia che si si svolge in un interno, la stanza di Renato, mentre fuori la città con il suo caotico e bruciante ritmo consuma energie.  Un luogo fisico ma anche immaginario dove vanno in scena differenti posizioni morali dei tre personaggi sul palco. Renato, vecchio partigiano e medaglia d’oro al valore della Resistenza, si confronta con Manuel, teppista di periferia con spiccate simpatie nazifasciste. Si tratta di una storia sulle solitudini, che conosco anche io, e sul bisogno di riavvicinarci tutti.”

Antonello Fassari Farà Giorno, il messaggio ai giovani

“E’ uno spettacolo ancor più utile per i ragazzi che in questi anni sono in confusione sull’educazione sentimentale e sul miglior modo di interagire col prossimo e tra di loro. Sia chiaro, non voglio che passi il messaggio che sia obbligatorio cambiare opinione a prescindere ma vorrei che si capisse che non tutti la pensiamo allo stesso modo e non c’è niente di male. Sarebbe già un bel passo in avanti.”

Sul primo rap della storia

“Nel 1984 ho registrato il rap “Romadinotte” insieme a Lele Marchitelli, Danilo Rea e Pasquale Minieri. Alcuni dicono che sia stato il primo di questo genere in Italia. Mi sono inventato il rap da noi? Non lo so ma di certo è stata una bella esperienza che forse mi ha anche un po’ formato per l’esperienza de “Il passo del giaguaro” con Piotta qualche anno dopo.”

Sull’orgoglio di far parte dei Cesaroni

“Ho fatto tante cose nella mia carriera ma è indubbio che questa serie abbia avuto qualcosa in più della media. Non dico per merito mio o di qualcun altro di specifico ma perché ha saputo catturare, nella sua semplicità, l’attenzione del pubblico di massa. Era pulita e ben scritta e portava nella case degli italiani temi allora ancora poco dibattuti. Pensate anche solo al fatto che raccontava la storia di una famiglia allargata quando nelle fiction si metteva in scena solo un modello tradizionale. Da dopo “I Cesaroni” le commedie di genere non sono più state le stesse.”

Sul pregio dell’essere attore

“Vi ho cresciuto con “I ragazzi della 3C” prima e “I Cesaroni” poi? Ora stiamo invecchiando insieme ed è un privilegio. Per quelli della mia età ci sono tantissimi ruoli interessanti che mi auguro di scoprire presto. Cosa sogno? Potrei essere un re, potrebbero darmi una corona sul palcoscenico.”

Ecco qua il podcast dell’intera intervista di Antonello Fassari:

https://www.radiocusanocampus.it/it/antonello-fassari-fara-giorno

Ecco la locandina di “Farà giorno” di Antonello Fassari:

Antonello Fassari Farà giorno