Operazione nel Mar Rosso, il ministro degli Esteri Antonio Tajani chiarisce le ragioni alla base della partecipazione nostro paese alla Missione Aspides, la missione Ue volta a garantire la stabilità e la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso e lungo il Canale di Suez.

Tajani ha ribadito ancora una volta la necessità di garantire la sicurezza delle navi, difendendole dagli attacchi degli Houti. Proprio questa mattina il quotidiano “La Repubblica” ha pubblicato un’intervista
ad uno dei leader dell’organizzazione yemenita in cui quest’ultimo lancia un avvertimento all’Italia: “se ci aggredite diventerete un bersaglio”. Dichiarazioni preoccupanti che rispecchiano il delicato equilibrio geopolitico in quel lembo di mare.

Operazione nel Mar Rosso, Tajani: “Non possiamo permetterci di non passare per Suez.Danno economico gravissimo”

L’Italia è tra le nazioni che partecipano all’operazione Ue nel Mar Rosso, chiamata “Aspides” che significa “scudo”, perchè l’obiettivo è difensivo, ovvero, proteggere i mercantili in transito lungo il canale di Suez.

“L’Italia e i commerci italiani non possono permettersi di rinunciare al passaggio delle navi per il Canale di Suez e lungo il Mar Rosso e in questo quadro va inserita la partecipazione dell’Italia alla missione Aspides a protezione dei mercantili”

ha spiegato il titolare della Farnesina che poi ha sottolineato la natura difensiva di Aspides che

“non è una operazione militare di attacco, ma di difesa con regole di ingaggio a protezione del commercio italiano. Non possiamo permetterci di non passare attraverso Suez e il Mar Rosso perché il danno economico per i nostri porti e per la competitività del nostro Paese sarebbe gravissimo”.

Il ministro Tajani infine ha ringraziato le forze armate italiane all’estero per il loro prezioso lavoro.

“Ovunque vada incontro popolazione civile grata ai militari italiani e noi siamo grati per quello che fanno per la nostra sicurezza. Se non ci fosse la nostra Marina non potremmo difendere i nostri mercantili”.

Il Ministro Tajani alla Spezia per accogliere i bambini palestinesi che saranno curati in Italia

Il ministro degli Esteri ha accolto stamattina l’arrivo alla Spezia della Nave Vulcano della Marina Militare, salpata nei giorni scorsi dal porto di Al Arish, in Egitto, con a bordo 60 palestinesi, di cui 20 minori che necessitano di cure mediche specialistiche e rispettivi accompagnatori.

L’arrivo della nave Vulcano rientra nell’ambito di una più ampia operazione per l’assistenza e la cura di minori palestinesi feriti, con relativi accompagnatori, presso gli ospedali Bambin Gesù di Roma, Gaslini di Genova, Meyer di Firenze, Rizzoli di Bologna, Pediatrico Buzzi e Ortopedico Pini di Milano.

Nei giorni scorsi una missione coordinata dall’Unità di Crisi della Farnesina, insieme a personale dell’ambasciata al Cairo, della Difesa, dell’intelligence, del ministero della Salute, del ministero dell’Interno e delle strutture ospedaliere coinvolte, aveva avviato presso il valico di Rafah la preparazione, in stretto contatto con le sedi diplomatiche di Tel Aviv e Gerusalemme, delle misure di evacuazione dei feriti.