Buste paga, sono 8 i bonus che aumentano gli stipendi dei lavoratori nel 2024. Si va dalla riduzione degli scaglioni Irpef in quella che è la misura principale della riforma fiscale, al taglio del cuneo contributivo confermato per tutto quest’anno. Ma sono previsti anche i bonus per le mamme di almeno due figli e i premi in busta paga anche per il lavoro straordinario.
Infine, aumenta il congedo parentale che prevede una seconda mensilità se fruita nel 2024, con versamento dell’80 per cento della retribuzione. Ecco, dunque, come cambia la busta paga, considerando le misure temporanee valide per tutto quest’anno.
Buste paga, gli 8 bonus che aumentano gli stipendi nel 2024: il taglio contributivo
Sono otto i bonus che aumentano gli stipendi in busta paga nel 2024. Si va dal taglio dei contributi previdenziali da versare all’Inps, previsti in ben tre misure, fino ai premi e fringe benefit, nonché ai pagamenti di incentivi legati alle ore di straordinario effettuate in determinate attività, fino al congedo parentale potenziato.
La misura più costosa riguardante un’ampia platea (si calcola 14 milioni di lavoratori alle dipendenze, sia del pubblico impiego che del privato), è quella del taglio del cuneo fiscale. Si attua con uno sconto sui contributi a carico dei lavoratori del 7% per retribuzioni fino a 25mila euro al lordo annui e del 6% per retribuzioni da 25mila a 35mila euro all’anno. Lo sconto va applicato alla percentuale di versamento dei contributi dei lavoratori, fissata mediamente al 9,19%. In busta paga finiscono 100 euro in più in media al mese.
Busta paga bonus stipendi 2024, la novità del bonus mamme
Una misura che azzera del tutto i contributi previdenziali a carico dei lavoratori (sconto fino al 9,19%) è il bonus mamme, novità in vigore dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 (o 2026 per le famiglie numerose). Le misure sono due: il taglio si applica per tutto quest’anno alle madri lavoratrici a tempo indeterminato e alle dipendenze con due figli, di cui il secondo under 10 anni; e fino a tutto il 2026 per le mamme di almeno tre figli dei quali il più piccolo minore.
L’entità del bonus dipende dalla retribuzione mensile: tuttavia l’Inps ha fissato il limite mensile del bonus in 250 euro e all’anno di 3.000 euro. Chi prende più di 2.700 euro lordi al mese ottiene 250 euro di aumento lordo in busta paga.
Fino al 30 giugno 2024 si potrà applicare il bonus contributi per le regioni del Sud Italia. Si tratta di una decontribuzione del 30 per cento spettante ai datori di lavoro per le assunzioni di personale in Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania, Molise, Calabria, Abruzzo e Basilicata.
Aumenti stipendi con fringe benefit e premi produttività
Per tutto il 2024 i fringe benefit risultano maggiorati con aumento della quota di decontribuzione da 258,23 euro a 1.000 euro (o a 2.000 euro per i dipendenti con figli). Le soglie di non imponibilità si possono applicare sia sull’acquisto di beni e servizi, che sulle utenze domestiche (bollette luce, gas e acqua). Infine, possono essere coperti i costi degli interessi sul mutuo o il canone di affitto purché relativi alla prima casa. Confermata la tassazione agevolata al 5%, anziché al 10%, per tutto il 2024 sui premi di produttività.
Riforma fiscale, quanto si prende in più di stipendio con la riduzione delle aliquote Irpef?
Tra gli interventi che migliorano gli stipendi in busta paga del 2024 vi è l’Irpef che, per quest’anno, avrà tre aliquote anziché quattro. Le prime due percentuali del 23% (fino a 15mila euro di redditi annuali) e del 25% (da 15mila a 28mila euro) sono accorpate nell’unica aliquota, con imposta del 23%.
Il taglio dell’Irpef è di 20 euro al mese per redditi che si avvicinano al tetto di 28mila euro, fino ad arrivare a tagli di 260 euro all’anno per redditi superiori. Sopra i 50mila euro, il risparmio tuttavia è neutralizzato dalla rimodulazione delle detrazioni.
Congedo di paternità e bonus sugli straordinari: ecco per chi
Potenziato il congedo parentale per tutto il 2024. I genitori che terminano il periodo di paternità o di maternità dopo il 31 dicembre 2023, hanno a disposizione due mesi di congedo parentale, retribuito all’80%, fino all’età di sei anni del figlio. La percentuale scende al 60% nel prossimo anno.
Infine, sono previsti dei bonus legati agli straordinari per i lavoratori impiegati in esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e del turismo. Chi ha un reddito inferiore a 40mila euro, ottiene un bonus del 15% sulle retribuzioni lorde ottenute sul lavoro straordinario nelle giornate festive e durante le ore notturne.