L’approssimarsi del quarto halving di Bitcoin, l’evento di gran lunga più atteso nella criptosfera, spinge molte persone a porsi domande al riguardo. Tra di esse, c’è anche il quesito relativo a cosa può accadere ai token, una volta che il dimezzamento delle ricompense spettanti ai minatori sarà andato in porto.
Una domanda del tutto logica, considerato il grande valore che ha assunto ormai da tempo quello che è considerato a tutti gli effetti oro digitale. Proviamo quindi a dare una risposta articolata, per cercare di comprendere cosa potrebbe accadere nell’immediato futuro.
Halving di Bitcoin: cos’è e perché è importante
Per halving di Bitcoin si intende il dimezzamento delle ricompense spettanti ai minatori che aggiungono blocchi alla catena dell’icona crypto. Chi conduce questa attività, la quale avviene secondo le regole del meccanismo di consenso Proof-of-Work, deve cercare di risolvere problemi matematici estremamente complessi, necessitando di grande forza computazionale.
Per averla, occorre in particolare dotarsi di macchinari estremamente potenti e costosi. Una necessità che, con il passare del tempo, ha ridotto il mining ad essere concentrato in poche mani. Trend che, peraltro, viene rafforzato ad ogni halving, proprio perché si dimezza il valore spettante ai minatori per l’aggiunta del blocco.
L’evento avviene in pratica ogni 210mila blocchi e ha in pratica una funzione ben precisa: mantenere sotto controllo l’emissione dei nuovi token e garantirne la scarsità. Un processo che, come è facilmente intuibile, è destinato a sostenere la quotazione di BTC, insieme al carattere deflattivo assicurato dall’offerta massima posizionata a quota 21 milioni di esemplari.
Cosa accade ai token, dopo un halving?
Come abbiamo visto, quindi, l’halving dimezza il premio spettante al minatore che aggiunge il blocco alla catena. Per il resto, invece, almeno a livello formale, tutto resta invariato, a partire naturalmente dal quantitativo di token detenuti dagli interessati.
Al tempo stesso, però, non vanno sottovalutate le conseguenze indirette che l’evento può avere sul prezzo della creazione di Satoshi Nakamoto. Tanto da indurre un gran numero di trader a tenere sotto stretto controllo tutto quello che lo riguarda.
Tra le possibili conseguente dell’halving, in particolare, occorre sottolineare le seguenti:
- il mutamento delle dinamiche relative a domanda e offerta. La previsione di una più accentuata scarsità di BTC nel futuro può influire positivamente sul suo prezzo:
- l’abbandono dei minatori che prima dell’evento guadagnano meno dall’attività di estrazione dei blocchi. Il pratico dimezzamento dei profitti può infatti spingerli ad abbandonarla, oppure a rivolgersi al mining di altre criptovalute.
A queste conseguenze di carattere finanziario, se ne può poi aggiungere una in termini di narrazione. L’halving, infatti, spinge molte persone ad interessarsene, anche chi magari è indeciso sull’opportunità di investire nell’innovazione finanziaria.
Considerata la necessità da parte degli investitori di reperire nuovi asset su cui dirigere i propri soldi, la discussione sul dimezzamento delle ricompense sembra destinata a interessarne non pochi. Soprattutto in un momento in cui dell’icona crypto si parla in relazione agli ETF spot da poco arrivati sul mercato.
Conclusioni
Il blocco 840mila, quello che comporterà il quarto halving di Bitcoin, continua ad avvicinarsi. La sua aggiunta alla blockchain è previsto per il prossimo mese di aprile, ma ormai da tempo se ne parla, a volte con toni messianici.
Secondo tutti gli analisti e i criptofans l’evento dovrebbe tramutarsi in una nuova grande festa per i detentori di BTC. Le previsioni sul suo aumento di valore si sprecano e, a volte, assomigliano più a guasconate che a giudizi basati su dati di fatto.
Quello che è sicuro, è che chi possiede un Bitcoin prima dell’halving si ritroverà con un token anche dopo. Resta invece da capire se il valore ad esso associato sarà aumentato e, in caso affermativo, di quanto. Già questo, però, contribuisce ad alimentare una curiosità morbosa da parte dell’opinione pubblica. Una curiosità destinata a tramutarsi in una poderosa campagna pubblicitaria per BTC, a costo zero.