Si è spento a Firenze il 5 febbraio 2024 Antonio Paolucci, uno tra i più stimati studiosi di storia ed esperti dell’arte in Italia, e in molti si domandano quanti anni avesse e quale sia stata la causa della morte. Paolucci era un personaggio molto noto nel panorama culturale del nostro Paese. Nel corso della sua lunga carriera ha ricoperto importanti ruoli come quello di direttore dei Musei Vaticani e quello di ministro dei Beni culturali.
Si è spento Antonio Paolucci: l’età e la causa della morte
Antonio Paolucci, classe 1939, originario di Rimini è morto all’età di 84 anni. Non sappiamo che cosa sia stato a portarlo via. La notizia della morte dello storico dell’arte è arrivata nella prima mattinata di lunedì 5 febbraio 2024, senza approfondite spiegazioni riguardo alla causa del decesso.
È tuttavia verosimile che le motivazioni siano legate a qualche problematica insorta nell’uomo, considerata la sua età anagrafica avanzata. In ogni caso, se lo vorrà, sarà la famiglia a fornire maggiori indicazioni in merito. Per il momento queste sono le informazioni disponibili.
Oggi ricordiamo Paolucci come uno stimatissimo storico ed esperto di arte che ha svolto un ruolo molto importante in Italia. Nel capoluogo toscano egli è stato sovrintendente del polo museale Firenze. In ambito culturale, egli era conosciuto ed apprezzato.
La biografia e la carriera
Nato a Rimini il 29 settembre 1939, si era laureato in Storia dell’arte nel 1964 con il professor Roberto Longhi. Aveva iniziato la sua carriera all’interno del ministero della Pubblica istruzione e poi si era avvicinato al settore delle soprintendenze.
A partire dagli anni ’80 ha ricoperto il ruolo di soprintendente a Venezia, poi a Verona, a Mantova e a Firenze. Proprio qui si è avvicinato in particolar modo al settore culturale svolgendo ruoli sempre più importanti.
Paolucci è stato nominato direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana. È stato inoltre eletto accademico ordinario dell’Accademia delle arti di disegno di Firenze per i meriti conseguiti in ambito culturale.
Le cariche e i riconoscimenti
Tra il 1995 e il 1996 ha ricoperto la carica di ministro per i Beni culturali e ambientali sotto il governo Dini. Ha inoltre scritto e collaborato con varie testate nazionali e ha pubblicato monografie a carattere storico e artistico.
Ha lavorato anche all’estero curando mostre ed eventi culturali e artistici di vario tipo. Inoltre nel 2007 Papa Benedetto XVI lo ha nominato direttore dei Musei Vaticani.
Più di recente lo abbiamo visto lavorare alla ricostruzione della basilica di San Benedetto da Norcia danneggiata in modo grave dal sisma che ha colpito l’Italia centrale nel 2016.
Infine nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti. È stato eletto cittadino onorario di città come Urbino, Arezzo, Assisi. È stato nominato anche Cavaliere di gran croce dell’Ordine. Era il 1996.
Lo storico dell’arte ed ex ministro ha ricevuto la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte.
I libri di Antonio Paolucci
Come abbiamo detto, Paolucci ha pubblicato degli scritti sempre in ambito culturale e artistico. Vi riportiamo i seguenti elencati sulla pagina Wikipedia dedicata allo storico dell’arte. La lista segue l’ordine temporale delle pubblicazioni.
- Il laboratorio del restauro a Firenze, Istituto bancario San Paolo di Torino, 1986.
- Il Battistero di San Giovanni a Firenze, 1994.
- Museo Italia: diario di un soprintendente-ministro, Sillabe, Livorno, 1996.
- Michelangelo, le Pietà, 1997.
- Mille anni di arte italiana, Giunti, Firenze, 2006.
L’Italia intera oggi si stringe attorno alla famiglia dello storico dell’arte ed ex ministro dei Beni culturali italiano per questa grave perdita. Con la sua scomparsa si crea sicuramente un vuoto in tale ambito culturale. Al tempo stesso però sappiamo che Paolucci ha lasciato un segno indelebile.