Il calcolo del modello ISEE si basa sui redditi percepiti nel secondo anno solare precedente la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Tuttavia, un periodo di due anni è abbastanza esteso, durante il quale la situazione economica di un nucleo familiare può fluttuare, migliorando o peggiorando, per diverse ragioni.

Per affrontare questa dinamica, è possibile richiedere il modello ISEE corrente, il quale riflette la situazione di redditi e patrimoni nei 12 mesi antecedenti la DSU.

Cosa va inserito nell’ISEE corrente 2024?

Per richiedere il modello Isee corrente, è necessario presentare i seguenti documenti:

  1. Il modello Isee ordinario.
  2. La Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu).
  3. Una certificazione che attesti la variazione della condizione lavorativa, come ad esempio la lettera di licenziamento o la chiusura della partita IVA. In alternativa, è possibile fornire la comunicazione della variazione del trattamento, specificando la data e il tipo di variazione.
  4. L’indicazione degli importi percepiti nell’anno precedente (cioè 12 mesi prima) alla presentazione dell’Isee corrente. Questo include buste paga, certificazioni di lavoro autonomo e trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari di qualsiasi tipo, ricevuti da enti pubblici. Ciò comprende anche le carte di debito assistenziali, come ad esempio bonus, reddito di cittadinanza e assegni familiari.
  5. In caso di perdita di patrimonio mobiliare e/o immobiliare, è necessario fornire la documentazione relativa al patrimonio al 31 dicembre dell’anno precedente. Inoltre, è richiesto comunicare il saldo e la giacenza per i conti correnti.

Chi deve presentare l’ISEE corrente?

L’Isee corrente può essere richiesto in situazioni di cambiamento nelle entrate e nei possedimenti, come ad esempio quando si:

  1. Perde il lavoro.
  2. Sottopone il proprio rapporto lavorativo a riduzione o sospensione.
  3. Un membro del nucleo familiare che è contribuente ottiene un lavoro dipendente a tempo indeterminato.
  4. Si verifica un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari che non sono inclusi nel reddito complessivo ai fini dell’Irpef.
  5. Durante la validità di un Isee corrente, inizia a beneficiare di trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari che non rientrano nel reddito complessivo ai fini dell’Irpef.
  6. Si cambia lavoro, ad esempio, passando dalla condizione di dipendente per aprire un’attività autonoma durante il periodo di validità dell’Isee corrente.