L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) funge da chiave di accesso per svariati bonus e agevolazioni legate al reddito. Risulta essenziale avere un quadro aggiornato delle proprie condizioni familiari.

In determinate circostanze, come la perdita del lavoro, l’interruzione di trattamenti previdenziali o variazioni nel reddito familiare, i dati inseriti nella DSU potrebbero non riflettere accuratamente la situazione economica attuale della famiglia.

Da qui sorge la necessità e la possibilità di richiedere il modello ISEE corrente per il 2024, il quale si basa su informazioni più recenti, presentando la relativa DSU disponibile sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Chi deve fare l’ISEE corrente nel 2024?

Il modello ISEE corrente per il 2024 deve essere richiesto solamente da coloro che hanno precedentemente ottenuto un modello ISEE ordinario per il medesimo anno, il quale non rispecchia più accuratamente la situazione economica attuale del nucleo familiare ed è pertanto obsoleto.

In particolare, il modello ISEE corrente per il 2024 può essere richiesto se si verificano uno dei seguenti tre requisiti:

  1. Modifiche nella situazione lavorativa o interruzione di trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari che non sono inclusi nel reddito complessivo per uno o più membri del nucleo familiare dopo il 1° gennaio dell’anno di riferimento dei redditi dell’ISEE calcolato ordinariamente. Dal punto di vista operativo, la novità deve riguardare un periodo successivo al 1° gennaio 2020 per quest’anno.
  2. Modifiche nel reddito complessivo del nucleo superiore al 25%.
  3. Variazioni nella situazione patrimoniale complessiva del nucleo superiori al 20%, a partire dal 1° aprile di ogni anno.

ISEE corrente 2024, scadenza

L’ISEE corrente scade al 31 dicembre 2024 se la variazione è solo patrimoniale o sia patrimoniale sia reddituale. Dura invece 6 mesi, dalla data di presentazione della DSU, se riguarda solo l’aspetto reddituale (salvo intervengano variazioni, che vanno comunicate entro 2 mesi).