Mutuo a tasso misto: quali sono gli svantaggi derivanti dalla sottoscrizione di questa tipologia di mutuo? Scopriamolo.

Oltre al mutuo a tasso fisso e a tasso variabile c’è una terza tipologia di mutuo: il mutuo a tasso misto, che consente di passare da un piano di ammortamento a tasso variabile ad uno a tasso fisso e viceversa. Questa terza tipologia di mutuo a tasso misto viene presa in considerazione dopo aver esaminato con attenzione le proposte di mutuo a tasso fisso ed a tasso variabile.

Il mutuo a tasso misto può essere considerata una tipologia di finanziamento che coniuga i vantaggi del mutuo a tasso fisso con quelli a tasso variabile. Tuttavia, il mutuo a tasso misto presenta determinati svantaggi che devono essere presi in considerazione e valutati ad hoc.

Scopriamo in questa guida quali sono gli svantaggi derivanti dalla stipulazione del contratto di mutuo a tasso misto.

Mutuo a tasso misto: quali sono gli svantaggi?

La sottoscrizione di un mutuo a tasso misto consente al mutuatario di scegliere in fase iniziale quale tasso applicare (tasso fisso o variabile) per poi passare all’altro una volta trascorso un certo arco di tempo definito contrattualmente. Se nella fase iniziale si opta per il tasso fisso, il saggio rimane lo stesso per tutta la durata contrattuale.

Si tratta di un interessante vantaggio da valutare nel caso in cui si prospettino rialzi dei tassi decisi dalla Bce. Dall’altra faccia della medaglia si tratta di uno svantaggio nel caso in cui si prospetti un allentamento monetario, come quello che potrebbe essere deciso dalla Bce, BoE e Fed.

Il tasso variabile prevede la possibilità di pagare rate di importo variabile sulla base delle oscillazioni del tasso di mercato e della politica monetaria implementata dalla banca centrale. Nel caso in cui si scelga questo tasso bisogna sapere che le fluttuazioni di mercato provocheranno un mutamento dell’importo della rata. Il tasso di interesse misto consente di transitare da un tasso fisso ad un tasso variabile e viceversa in base a determinate condizioni sancite nel contratto.

Gli svantaggi ascrivibili alla sottoscrizione del mutuo a tasso misto possono essere riepilogati di seguito:

  • il tasso variabile è adatto a chi non abbia timore di rischiare: se il trend inflazionistico sale, di conseguenza sale anche la rata del mutuo,
  • Il valore della rata del mutuo dipende dalle oscillazioni di mercato, viceversa il tasso fisso non consente al mutuatario di beneficiare dei vantaggi che le condizioni di mercato possono offrire in determinati momenti,
  • solitamente le condizioni economiche applicate ad un contratto di mutuo a tasso misto prevedono l’esborso di maggiori costi e di commissioni più onerose,
  • minore protezione nel caso in cui aumentino i tassi di interesse nel momento in cui si decide di cambiare il tasso da fisso a variabile.

Mutuo a tasso misto: quando conviene?

Il mutuo a tasso misto è una soluzione conveniente ed interessante per tutti coloro che desiderano ottenere vantaggi economiche, sfruttando a proprio beneficio le oscillazioni di mercato. Chi sottoscrive un mutuo a tasso variabile deve essere cosciente del fatto che un eventuale rialzo dei tassi provoca un aumento della rata del mutuo.

Chi predilige i mutui a tasso variabile sono soprattutto coloro che hanno un reddito medio-alto e sono in grado di far fronte ad un eventuale incremento delle rate. Inoltre, tale formula di finanziamento è adatta a tutti coloro che vantano un’approfondita conoscenza dei temi relativi alla macroeconomia ed alla politica economica.

Mutuo a tasso misto: considerazioni da fare

Il mutuo a tasso misto dà la possibilità di cambiare il tasso in certi periodi, a seconda dell’incertezza dell’andamento futuro dei tassi di interessi. Di conseguenza, il mutuatario potrebbe sfruttare inizialmente la possibilità di scegliere il tasso variabile e, successivamente, optare per il tasso fisso nel caso in cui si preveda rialzi nei tassi.