Curve.fi è uno dei principali exchange decentralizzati che utilizzano un AMM (Automated Market Maker). Un tipo di scambio che sta assumendo un’importanza sempre più rilevante all’interno della finanza decentralizzata, favorito da una serie di vantaggi rilevanti che è in grado di evidenziare nei confronti delle infrastrutture di trading centralizzate.

Al suo interno, a svolgere il ruolo di propellente dell’intero sistema è Curve DAO Token. Il coin, infatti, non solo svolge funzioni di servizio, ma affida ai suoi detentori la possibilità di partecipare ai processi decisionali che avvengono nella rete.

Curve DAO Token: cos’è

Curve DAO Token è la valuta virtuale nativa di Curve, uno dei DEX più importanti in assoluto. I decentralized exchange stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante in ambito DeFi. A sospingerne le fortune è in particolare il fatto che i loro utenti non devono consegnare le proprie chiavi private per poter partecipare agli scambi. Devono soltanto collegare il wallet alla piattaforma e iniziare le transazioni che desiderano condurre al suo interno.

Una volta compiuto questo passaggio, gli interessati hanno la possibilità di condurre le proprie transazioni all’interno di quello che si presenta alla stregua di un vero e proprio aggregatore. In pratica, Curve DAO permette ai propri utenti di apportare fondi ai vari pool di liquidità presenti nella rete, ricavandone in cambio commissioni.

Il sistema è stato progettato sulla Ethereum Virtual Machine, una scelta facilmente spiegabile con l’intenzione di efficientare al massimo le transazioni. Una caratteristica che la EVM è in grado di esplicitare soprattutto dopo il Merge, che gli ha permesso di aumentare la scalabilità e diminuire i costi. In particolare, i trader pagano commissioni inferiori del 30% rispetto a quanto richiesto su Uniswap, quando scambiano le loro stablecoin su Curve.

Quali sono le principali caratteristiche di Curve DAO Token

Curve DAO Token presenta una serie di caratteristiche che hanno attirato un buon interesse da parte degli investitori. Tra di esse, spiccano in particolare le seguenti:

  • la facilitazione degli scambi di scambi tra stablecoin e criptovalute tradizionali;
  • la proposta di uno staking in grado di risultare competitivo sul mercato, soprattutto nel caso si decida per un deposito pluriennale. I rendimenti, infatti tendono ad aumentare con il trascorrere del tempo;
  • la presenza di conti di risparmio fiduciari i quali presentano un meccanismo molto simile a quelli bancati tradizionali. La differenza tra i due strumenti è da ravvisare nel fatto che ad essere depositata non è valuta fiat, ma virtuale e che i rendimenti sono notevolmente più elevati sulla blockchain;
  • la decentralizzazione garantita dall’affidamento dei processi di governo ad una DAO (Decentralized Autonomous Organization). In pratica, ogni utente può far valere i token detenuti all’interno dei processi decisionali interni alla rete.

Le prospettive per il futuro

Curve DAO è stato lanciato nel 2020 da Michael Egorov, già noto nel settore per il suo lavoro sullo sviluppo di dApp (applicazioni decentralizzate). Il suo nome in origine era StableSwap, facendo intendere immediatamente l’obiettivo che si proponeva il progetto.

La cosa realmente interessante è da ravvisare nel fatto che optando per lo scambio di stablecoin ha in pratica ridotto in maniera esponenziale il rischio di slippage che grava sugli scambi di criptovaluta. Mentre per quanto concerne il lato sicurezza l’azienda ha deciso di dare luogo ad audit periodici, tesi a controllare che gli smart contract su cui si fonda il suo funzionamento non presentino bugs di sistema.

Al momento Curve DAO Token si trova al 108° posto nella classifica di CoinMarketCap relativa alla capitalizzazione di mercato. Trattandosi di un progetto rivolto alla finanza decentralizzata sono in molti a prevederne una crescita nell’immediato futuro. Una crescita la quale dovrebbe essere la logica conseguenza dell’esplosione che in molti si attendono per la DeFi, nel corso dei prossimi anni.