Tanta, troppa Atalanta per la Lazio, che esce con le ossa rotte dal Gewiss Stadium, dove i ragazzi di Gasperini si impongono per 3-1 contro la squadra di Sarri. Una vittoria nel segno di De Ketelaere, migliore in campo per distacco e autore di una doppietta, divisa tra primo tempo (rigore al 43′) e seconda frazione, con un tiro chirurgico all’angolino. Ad aprire le danze il gol di Pasalic al 16′.

Per la Lazio un brutto stop in uno scontro diretto dove è stata surclassata dal primo all’ultimo minuto dal punto di vista fisico. Da registrare il gol della bandiera, su rigore, targato Ciro Immobile, arrivato a 199 reti in maglia biancoceleste. Di seguito le pagelle.

ATALANTA

CARNESECCHI 6 – Dopo 30 secondi esce a valanga su Felipe Anderson. Da lì diventa spettatore non pagante.

SCALVINI 6.5 – Da lì non si passa. Firmato, Scalvini. Prova da leader vero, con maturità invidiabile dove mette sul piatto fisicità ed eleganza nell’impostazione. Proprio da lui parte il gol dell’1-0 di Pasalic.

DJIMSITI 6 – Castellanos se lo mette in tasca, non lo fa girare mai, annullandolo totalmente. Mezzo punto in meno per il rigore causato con un calcio sciocco.

KOLASINAC 6.5 – E ora chi lo leva più? Isaksen non vede luce, Guendouzi manco ci prova, Lazzari e Marusic sbattono su di lui. Meglio di così non si può.

HOLM 6 – Non inizia al meglio, con il passare dei minuti prende fiducia e meglio le misure. Riesce a contenere Felipe Anderson, per poco non trova anche il gol con un colpo di testa che colpisce la traversa. (DAL 63′ HATEBOER 6 – Presidia la zona d’appartenenza senza fatica)

DE ROON 6.5 – Se la Lazio spinge con il contagocce, il merito è anche del filtro che mette in campo, alzando il muro insieme ai suoi compagni di reparto. E lo fa da leader.

EDERSON 6.5 – Detta i tempi d’attacco con il suo palleggio, aumentandoli al momento giusto e rallentandoli quando serve ragionare, recuperando spesso anche la sfera. Metronomo. (DAL 91′ MENDICINO S.V.)

RUGGERI 6 – Avanti e indietro a dovere, la benzina non finisce. Entrambe le fasi vengono fatte con intelligenza.

PASALIC 7 – La mossa del Gasp funziona, con il croato trequartista la Lazio va in super difficoltà. Inserimenti continui, da cui nasce il gol dell’1-0, in più prezioso in fase di non possesso francobollandosi a Rovella in ogni situazione. (DAL 79′ TOLOI S.V.)

DE KETELAERE 8 – Conferma il suo momento magico. Sulla sinistra gode di molti spazi che sfrutta puntualmente creando superiorità e facendo il fuoco. Lazzari e Gila vanno in costante difficoltà, dalle parti del belga arrivano i pericoli maggiori. Freddo dal dischetto per il 2-0 casalingo. Non contento si sposta a destra, il risultato è lo stesso, si mangia Pellegrini per il 3-0 finale e la doppietta personale. (DAL 79′ MURIEL S.V.)

MIRANCHUCK 6 – Accompagna bene le azioni offensive, mettendo in mezzo palloni a ripetizione quasi sempre pericolosi. (DAL 63′ SCAMACCA 6 – Entra bene, partecipa all’azione del 3-0 e per poco non trova la gloria personale con una conclusione dal limite).

All. GASPERINI 7.5 – Scamacca in panchina per Pasalic premia il Gasp, il croato è l’ago della bilancia di un’Atalanta che la butta sul fisico, creando non pochi grattacapi alla Lazio che non riesce a rispondere colpo su colpo. La sua squadra domina dall’inizio alla fine, confermando il quarto posto e lanciando un segnale: questa è un Atalanta versione Champions League.

LAZIO

PROVEDEL 5.5 – Reattivo sul colpo di testa di Kolasinac, nulla può sul colpo da dentro l’area di Pasalic, spiazzato dal rigore di De Ketelaere. Poteva fare qualcosa in più sulla tris del belga, non copre benissimo il suo palo.

LAZZARI 4.5 – Incubo vero. De Ketelaere se lo mangia vivo ogni volta che lo punta, si ritrova sempre a rincorrere. Le spinte in avanti si contano sulle dita di una mano sola; quando avvengono sono accompagnate da cross sbilenchi. (DAL 46′ PELLEGRINI 5 – Cerca di spingere subito, cercando qualche tunnel di troppo. Morbido sul 3-0 di De Ketelaere, invece di aggredirlo lo lasci entrare in area).

GILA 4.5 – L’Atalanta pressa alto, deve portare avanti gli straordinari. Non basta, perchè è con l’acqua alla gola spesso e volentieri. Sul gol di Pasalic non chiude coi tempi giusti. (DAL 46′ CASALE 5 – Entra ma non fa peggio solo perchè la palma va a Gila)

ROMAGNOLI 5 – Leggermente meglio, ma proprio leggermente. Anche lui in difficoltà mostruosa nel contenere l’attacco bergamasco che non lascia punti di riferimento, annaspando.

MARUSIC 4.5 – Spinte praticamente nulle, dietro suda più delle solite sette camice, permettendo alle maglie bergamasche di arrivare spesso sul fondo. Completa il tutto con il fallo di mano che porta al rigore e al 2-0 per l’Atalanta.

GUENDOUZI 4.5 – Questa volta niente inserimenti, gli spazi sono chiusi, lui non corre tanto per cercarli. Si limita al palleggio semplice, a volte sbagliandolo. Come se non bastasse ritarda i tempi di gioco con un tocco in più quelle poche volte in cui la Lazio ha la possibilità di alzare la testa.

ROVELLA 5.5 – Il meno peggio dei suoi, mette il piede ovunque, ma viene mangiato vivo dal centrocampo avversario che non lo fa ragionare mai. La butta allora sul fisico, lì si fa sentire sempre e comunque, ma non serve a molto.

LUIS ALBERTO 4.5 – Contro un’Atalanta molto fisica, i suoi colpi di genio servirebbero eccome. Ma il dieci non ne tira fuori nemmeno uno, finendo nella morsa del centrocampo avversario che non lo fa ragionare mai. Sbaglia anche quegli appoggi che per lui dovrebbero essere ordinaria amministrazione. (DAL 69′ VECINO 5 – Più presenza, ma serve a poco, i giochi sono già chiusi).

ISAKSEN 5 – Molto poco a destra, lezioso in certe situazioni e troppo leggero nei contrasti, venendo surclassato dal marcatore avversario. (DAL 63′ PEDRO 5.5 – Entra e riesce a metterci qualcosa in più. Non che ci volesse tanto).

CASTELLANOS 4.5 – Lotta. E basta. Sempre spalle alla porta, Djimsiti non lo molla un istante, annullandolo sempre e comunque. (DAL 63′ IMMOBILE 6 – Entra a gara compromessa, prova ad allungare le maglie. L’unica gioia il rigore del 3-1, quantomeno porta a 199 gli score di Ciro in maglia biancoceleste).

FELIPE ANDERSON 4.5 -La versione brutta del brasiliano fa capolino nel pomeriggio dove bisogna avere il fuoco negli occhi. Molle, chiuso costantemente, non accenna la minima reazione, scegliendo di abbandonarsi all’insufficienza.

All.SARRI 4.5 – Per un attimo è sembrato rivedere la Lazio formato Supercoppa: annullata fisicamente, in ritardo su tutti i palloni, molle nelle giocate. Il tutto dopo una striscia di risultati utili che faceva ben sperare. Questo ko rischia di essere un allarme.