Investire in azioni: quali sono i settori su cui puntare? Ci sono comparti che reggono bene e altri che mostrano segnali di crisi.

Lo scenario macroeconomico globale non è dei più rosei: l’inflazione continua a correre (anche se è rallentata), i tassi di interesse rimangono invariati, ma piuttosto elevati e le tensioni geopolitiche rischiano di alimentare una seconda ondata inflazionistica. L’anno 2024 si è aperto all’insegna della netta riduzione dell’euforia sui mercati finanziari internazionali. Gli eventi macroeconomici preoccupano i mercati finanziari internazionali, per questo gli investitori prestano massima attenzione ai settori su cui puntare ed investire.

Scopriamo in questa guida quali sono i settori su cui puntare per l’anno 2024.

Investire in azioni: quali sono i settori su cui puntare?

L’anno 2024 è iniziato all’insegna delle preoccupazioni e della netta riduzione dell’euforia registrata a fine anno sui mercati finanziari internazionali. L’inflazione rimane piuttosto elevata, anche se ha rallentato la sua folle corsa, perdurano i conflitti bellici in Ucraina ed in Palestina e la crisi del Mar Rosso sta creando tensioni sul fronte degli scambi commerciali.

L’incremento dei tassi di interesse ha portato i risparmiatori a investire sui bond e sui titoli di stato: il boom di ordini registrato dal Tesoro ne rappresenta una valida prova. Cresce l’interesse degli investitori per gli investimenti a capitale protetto, ma anche per il mercato azionario. Quali sono i settori su cui puntare? Per rispondere a questa domanda è necessario analizzare il trend dei vari comparti.

Settore automotive

Per l’anno 2023 il settore automotive ha registrato performances positive a seguito dell’allentamento delle restrizioni legate all’emergenza pandemica. Si è poi assistito ad una netta diminuzione dei costi delle materie prime.

Le previsioni per l’anno 2024 parlano chiaro: si dovrebbe assistere ad una riduzione della domanda e del portafoglio di ordini. Rispetto all’anno appena archiviato si dovrebbe assistere ad una crescita meno sostenuta. Il comparto automotive sta attraversando una fase di ristrutturazione con il conseguente calo delle materie prime.

Settore turistico e tempo libero

Con la fine dell’emergenza sanitaria il settore del tempo libero e turistico hanno registrato una netta ripresa. Con l’inflazione in atto sono cresciuti i rendimenti per i titolari delle palestre e dei centri sportivi. Sul fronte del comparto turistico, ottime performances si stanno registrando nel settore crocieristico rispetto a quelle del 2023.

Settore immobiliare in affanno

Il settore immobiliare sta attraversando un periodo di forte instabilità, ma con il taglio dei tassi di interesse ci si attende una ripresa del comparto. Gli esperti prevedono una riduzione dei prezzi per gli immobili più popolari e quelli di metrature più ampie. Non si attendono riduzioni significative sui prezzi degli immobili signorili e quelli di nuova costruzione.

Settore retail

In un contesto macroeconomico caratterizzato da un trend inflazionistico piuttosto elevato e da una contrazione dei volumi, nel corso del corrente anno si è assistito ad una crescita del fatturato dei negozi alimentari al dettaglio. Segnali di debolezza si sono registrati nel comparto dei mobili di lusso, i cui margini si sono assottigliati. Questi trend del settore retail proseguiranno per tutto il 2024.

Settore tech

Gli utili conseguiti da Meta e da Amazon hanno supportato i futures americani. Apple sta perdendo appeal da parte degli investitori dal momento che temono che la società stia perdendo quote di mercato in Cina. Le previsioni sono state riviste dal momento che le vendite degli IPhone, iPad e della tecnologia indossabile sono state inferiori alle aspettative.

Settore sanitario

Nel corso dell’ultimo anno si è assistito ad un calo drastico della domanda nei segmenti dei laboratori. Per il corrente anno si assisterà ad una crescita piuttosto robusta e ad una ripresa.

Investire in azioni: conclusioni

Concludendo si può asserire che il settore turistico, tempo libero, retail e gaming reggono, mentre il settore edilizio, real estate e l’industria di base risentono della contrazione della domanda e del trend inflazionistico.