Verifica codice fiscale: con la pubblicazione di un apposito avviso all’interno del proprio sito web ufficiale l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che è disponibile a partire dal 6 febbraio 2024 e fino al termine ultimo del 30 aprile 2024 il servizio online di verifica dei codici fiscali denominato Servizio Anagrafico Massivo SM1.02.

Tale servizio, nello specifico, viene messo a disposizione in maniera periodica da parte dell’amministrazione finanziaria ai seguenti soggetti:

  • le imprese bancarie e assicurative;
  • gli altri operatori finanziari;
  • i gestori di utenze;
  • i gestori di fondi integrativi del SSN (Servizio Sanitario Nazionale).

Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il nuovo servizio di verifica del codice fiscale denominato “Servizio Anagrafico Massivo-SM1.02”, il quale sarà messo a disposizione in maniera periodica all’interno del sito web ufficiale dell’amministrazione finanziaria.

Verifica codice fiscale: l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione in maniera temporanea il nuovo Servizio Anagrafico Massivo-SM1.02, ecco chi potrà utilizzarlo e come effettuare l’accesso

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, secondo quanto viene disposto all’interno del decreto legge n. 78 del 2010, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione in maniera periodica il Servizio Anagrafico Massivo-SM1.02 a coloro che cooperano con le attività dell’amministrazione finanziaria stessa.

Questo servizio, in particolare, permetterà ad alcuno soggetti di procedere con la verifica dell’esistenza di un codice fiscale e con la relativa corrispondenza con i dati anagrafici che sono contenute all’interno dell’Anagrafe Tributaria.

Nello specifico, avranno la possibilità di accedere al sopra citato servizio di verifica del codice fiscale a partire dal 6 febbraio 2024 e fino al 30 aprile 2024 esclusivamente coloro che abbiano inviato in precedenza le comunicazioni obbligatorie all’Agenzia delle Entrate.

Il servizio in oggetto sarà erogato tramite PEC (posta elettronica certificata), previo accreditamento al SID (Sistema di Interscambio flussi Dati) da parte dell’ente interessato.

Attraverso il SID, inoltre, gli enti che hanno una particolare complessità organizzativa e che hanno un elevato numero di clienti potranno anche beneficiare di un colloquio automatizzato tra sistemi tramite lo scambio di file in modalità FTP su rete privata virtuale (VPN).

Come funziona il nuovo Servizio Anagrafico Massivo-SM1.02? Ecco le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate sulle interrogazioni tramite codice fiscale e tramite dati anagrafici

Il nuovo Servizio Anagrafico Massivo consente ai soggetti che abbiamo citato durante il corso del precedente paragrafo di individuare un determinato soggetto partendo dal suo codice fiscale oppure dai dati anagrafici che lo riguardano.

Nello specifico, quindi, ecco qui di seguito quali sono le due modalità di interrogazione che possono essere utilizzate con il Servizio Anagrafico Massivo-SM1.02:

  • l’interrogazione tramite codice fiscale, mediante la quale i soggetti interessati hanno la possibilità di ottenere le informazioni anagrafiche relative al soggetto identificato univocamente a partire dal codice fiscale interrogato;
  • l’interrogazione tramite dati anagrafici, mediante la quale il sistema effettua una preventiva ricostruzione del codice fiscale univocamente associato alle informazioni anagrafiche che sono state fornite da parte dei soggetti interessati, restituendo a questi ultimi il codice fiscale e le informazioni anagrafiche complete del soggetto interrogato, ovvero:
    • il cognome;
    • il nome;
    • il sesso;
    • la data di nascita;
    • il Comune di nascita;
    • la Provincia di Nascita.

Va da sé che il migliore risultato che può restituire il sistema è quello che viene generato nel caso in cui l’interrogazione venga effettuata inserendo il codice fiscale del soggetto interrogato.

Il numero massimo di interrogazioni che possono essere effettuate all’interno di una singola richiesta tramite PEC è pari a 100.000.

Per quanto riguarda il numero massimo di interrogazioni in generale, invece, il limite viene determinato in proporzione al numero delle comunicazioni obbligatorie che l’Ente interessato ha inviato all’Agenzia delle Entrate per l’anno precedente a quello della richiesta.