Superbonus, in arrivo lo sconto in 10 anni anziché in quattro anni anche nel 2024 con la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Ecco chi potrà beneficiarne e come utilizzare lo sconto, procedura che che rappresenta l’ultima spiaggia per chi non sia riuscito a cedere il credito durante il 2023.

La previsione è quella sulla quale non si opporrebbe il governo come opzione per rientrare delle spese per i committenti che abbiano fatto lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione sui propri immobili. La detrazione fiscale allungata sarebbe una replica di quanto già visto nello scorso anno: il provvedimento che istituiva lo “spalma-crediti” era riferito alle spese sostenute nel 2022 per le dichiarazioni dei redditi a partire dal 2024 (con anno di imposta 2023), dopo un anno di sospensione della detrazione fiscale.

Il periodo di detrazione fiscale è fissato, dunque, dal 2024 al 2033. Gli sconti di quest’anno, tuttavia, sarebbero limitati ai bonus comunicati all’Agenzia delle entrate entro la scadenza del 31 marzo 2023.

Superbonus sconto 10 anni 2024, ecco le ultime novità

In arrivo anche quest’anno lo spalma-crediti delle spese sostenute per i lavori in superbonus 110%, per i quali i committenti non siano riusciti a farne un utilizzo come cessione dei crediti d’imposta o sconto in fattura. Peraltro, anche la semplice detrazione fiscale nelle quattro dichiarazioni dei redditi, come previsto dalla normativa, non assicura la piena capienza fiscale da parte del committente, che potrebbe quindi perdere quote di bonus nel caso di imposta lorda più bassa della rata annuale di superbonus.

Per queste ragioni, il governo potrebbe introdurre lo spalma-crediti anche nel 2024, ma limitatamente alle spese in superbonus 110% e comunicate all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo 2023. In questo modo, il committente dei lavori ha più anni a disposizione per spalmare il credito accumulato grazie al bonus. La riduzione della quota annuale (con la spesa da dividere per dieci anni anziché per quattro) assicura la riduzione della parte di detrazione fiscale e la maggiore capienza del committente rispetto ai propri redditi.

Superbonus sconto 10 anni 2024, chi può accedere?

L’ipotesi del nuovo spalma-crediti del superbonus 110% per l’anno 2024 andrebbe a vantaggio dei committenti dei lavori, ma anche delle imprese acquirenti del credito (anche per effetto dell’applicazione dello sconto in fattura), incapienti dal punto di vista fiscale. I tempi di emanazione del relativo provvedimento tuttavia sono stretti: infatti, la norma dovrebbe arrivare prima della comunicazione all’Agenzia delle entrate delle dichiarazioni annuali. Tuttavia, si esclude che il veicolo normativo possa essere il decreto 212 del 29 dicembre 2023 (Dl “Salva liti”), atteso alla conversione in legge entro la fine di febbraio. Ecco le istruzioni per la compilazione del modello 730 del 2024 con le spese del superbonus riferite all’anno 2022 e 2023.

Bonus edilizi, in arrivo la stretta sul 110% nel decreto ‘Salva liti’

Nel provvedimento “Salva liti” sono stati bocciati tutti gli emendamenti che prevedevano una riapertura del 110% o del 90% fino al 29 febbraio 2024. I due mesi in più di tempo sarebbero serviti per agevolare le spese alle percentuali più vantaggiose dello scorso anno mediante la previsione di uno stato di avanzamento dei lavori (Sal) straordinario. Così non sarà e le nuove spese sostenute dal 1° gennaio 2024 sono scontate del 70% anziché del 110% o del 90%, aliquote applicate fino al 31 dicembre 2023. Sulla perdita di aliquota si potrà presentare domanda del contributo spese 2024.

Stratta lavori e sconto in fattura per il bonus anti barriere architettoniche 2024

Ulteriori strette arriveranno dal decreto anche per quanto concerne il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con agevolazione fiscale del 75%. Il provvedimento fissa la riduzione delle tipologie di interventi che possono essere effettuati mediante questo bonus (con l’esclusione di infissi, finestre, pavimenti, porte e sanitari) e un maggiore utilizzo dell’agevolazione per interventi inerenti le parti comuni dei condomini e gli ascensori, servoscale, rampe e scale. Anche lo sconto in fattura risulta ridimensionato per quanto riguarda le modalità di utilizzo di questo bonus. Infatti, l’opzione si può usare solo per limitate situazioni.