Grave caso di malasanità a Vicenza, dove un uomo di 38 anni è morto a causa di un’emorragia a una cisti, dopo essersi recato per tre volte al pronto soccorso ed esser stato dimesso. La Procura ha aperto un’indagine partendo da un esposto alla magistratura da parte della famiglia del defunto.

Vicenza, Matteo Bertoldo muore per l’emorragia di una cisti, era stato quattro volte al pronto soccorso

Se sia o meno un nuovo caso di malasanità, spetterà alla Procura di Vicenza stabilirlo. Per ora resta un paese scioccato, Piovene Rocchette, e una famiglia distrutta.

Matteo Bertoldo è deceduto a seguito di un’emorragia a una cisti che aveva all’inguine. Difficile, tuttavia, parlare di una semplice fatalità, dal momento che il 38enne si era recato più volte e per quattro giorni consecutivi al pronto soccorso a causa del sanguinamento dell’escrescenza.

La prima visita all’ospedale risale al 19 gennaio scorso ma ha breve durata, poiché gli viene consigliato di riprovare il giorno seguente, a causa della fila eccessiva. Il 20 gennaio l’uomo viene, quindi, medicato e dimesso.

La situazione sembra risolta fino al 23 gennaio, quando la cisti all’inguine riprende a sanguinare. Bertoldo, allora, chiama un’ambulanza che lo trasporta al pronto soccorso, dove l’emorragia viene fermata nuovamente.

Gli viene fissata una visita al 26 gennaio per una nuova medicazione, ma la sera stessa la cisti riprende a sanguinare, stavolta più copiosamente, rendendo inutile l’arrivo dei soccorsi: Bertoldo muore, infatti, durante il trasporto in ospedale.

Esposto alla magistratura della famiglia di Bertoldo e indagini della Procura

Spetterà agli investigatori della Procura e agli ispettori dell’Ulss del Veneto (l’Azienda Unità Sanitaria Locale Socio Sanitaria), che ha aperto un’indagine interna sui fatti, stabilire eventuali negligenze da parte del personale in servizio.

La vicenda ha, ovviamente, fatto scalpore, come capita sempre di fronte a simili episodi. Solo pochi mesi fa, a Verona, era emerso il caso di una donna rimasta tetraplegica a seguito di un errore durante un intervento chirurgico, per la quale era stato disposto un risarcimento esemplare di oltre 1 milione di euro.

Dopo l’autopsia sul corpo di Bertoldo, il cui esito dovrebbe esser noto tra qualche settimana, sapremo se il caso del padre 38enne rientra nella tragica statistica degli episodi di malasanità che, purtroppo, affliggono il Paese.