Sono stati ritrovati e stanno bene Giuseppe e Karol, i due ragazzi di 15 e 17 anni scomparsi da Olbia dieci giorni fa: il sospetto è che si stessero nascondendo nell’area di campagna dove polizia e carabinieri li hanno rintracciati dopo aver tentato di commettere una rapina a mano armata. Per questo, dopo aver riabbracciato i loro genitori, sono stati fermati, interrogati e accompagnati in un Centro di prima accoglienza.
Ritrovati i due ragazzi scomparsi ad Olbia: dietro la fuga l’ombra di una rapina
Di Giuseppe Contini e Karol Canu si erano perse le tracce lo scorso 25 gennaio: i due amici, di 15 e 17 anni, erano stati avvistati per l’ultima volta in un bar di via Roma, ad Olbia, per poi sparire nel nulla. I genitori, preoccupati, ne avevano denunciato la scomparsa alle autorità, lanciando diversi appelli tramite la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” e sui social affinché chiunque ne sapesse qualcosa si facesse avanti e parlasse.
La svolta è arrivata nella giornata di ieri, 3 febbraio. Seguendo degli amici dei due adolescenti – incaricati di portar loro cibo e acqua – carabinieri e polizia sono infatti riusciti a rintracciarli all’interno di una chiesetta sconsacrata nelle campagne a nord del territorio gallurese. Anche se infreddoliti e leggermente denutriti, sarebbero in buone condizioni di salute.
Il sospetto è che abbiano partecipato alla tentata rapina a mano armata di un negozio del centro di Olbia, ma ancora è tutto da chiarire. Dopo averli ritrovati gli agenti li hanno accompagnati presso il commissariato locale, per interrogarli. Sembra che uno dei due abbia confessato a un conoscente di aver fatto “un casino”. È probabile, quindi, che si fossero allontanati per evitare le conseguenze di un loro gesto o perché temevano delle ripercussioni da parte di qualcuno.
La reazione delle famiglie
“È la fine di un incubo, grazie a tutti”, ha dichiarato la mamma di uno dei due ragazzi dopo aver appreso la notizia del loro ritrovamento. “Che cosa bella”, le ha fatto eco il padre dell’altro, intercettato da Fanpage. “Non sappiamo ancora nulla”, ha aggiunto, augurandosi che le autorità facciano presto chiarezza sull’accaduto.
Per ora la loro storia è una storia a lieto fine. Per giorni, infatti, si era temuto il peggio. Giuseppe e Karol si erano conosciuti da poche settimane, prima di scomparire: uscivano sporadicamente per bere e giocare a biliardino, avevano raccontato i familiari, ipotizzando che fossero finiti in qualche brutto giro.
Ritrovato morto l’ex maestro Italo Gatti
Si è conclusa nel peggiore dei modi, invece, la storia dell’ex maestro in pensione Italo Gatti, di 76 anni, residente in una palazzina di via Antonio degli Effetti, nel quartiere dell’Alberone, a Roma. Dopo essersi accorti che da mesi non si faceva vedere, né pagava le utenze, lo scorso novembre i vicini di casa ne avevano denunciato la scomparsa.
“La sua cassetta della posta trabocca di lettere, di bollette non ritirate”, avevano spiegato a “Chi l’ha visto?”, mettendo in evidenza il fatto che una delle finestre del suo soggiorno fosse aperta da tempo, anche di notte.
Il timore era che fosse uscito e che si fosse smarrito – finendo a vivere in strada – oppure che avesse accusato un malore e che fosse ancora in casa. Quando i vigili del fuoco sono riusciti ad entrarvi, lo scorso 2 febbraio, hanno rinvenuto il suo corpo senza vita steso a terra. Era in evidente stato di decomposizione. L’autopsia dovrà chiarire le cause e la data del decesso e stabilire se in qualche modo l’anziano potesse essere salvato.