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Bonus mamme 2024, ecco quanto si prende in più di stipendio al mese

Bonus mamme 2024, prime simulazioni su quanto riceveranno in più di stipendio le lavoratrici alle dipendenze nonché mamme grazie alla misura di sconto sui contributi previdenziali Inps. Il bonus è introdotto dalla legge di Bilancio 2024 e consente alle lavoratrici dipendenti, con almeno due figli, di risparmiare sui contributi previdenziali a proprio carico versati mensilmente per la percentuale solita del 9,19 per cento.

Mediante il bonus, si azzerano dunque i contributi previdenziali ma l’Inps, nella circolare di qualche giorno fa, ha spiegato che lo sconto non può eccedere il tetto di 250 euro al mese e di 3.000 euro all’anno. Dipendendo dal livello di retribuzione mensile, l’importo differisce da impiego a impiego. Il bonus mamme è applicato nel 2024 alle madri di due figli e dal 2024 al 2026 alle madri di almeno tre figli.

Bonus mamme 2024, ecco quanto si prende in più di stipendio al mese

Ecco quanto vale il bonus mamme 2024 rapportato a vari livelli di stipendio mensile. Una lavoratrice alle dipendenze che guadagni 1.900 euro al mese, ha uno sconto nel cedolino di busta paga sui contributi previdenziali Inps da versare a proprio carico di 110,96 euro. La cifra deriva dallo sconto del 9,19 per cento dei contributi previdenziali risparmiati.

La misura, tuttavia, grazie alla copertura dello Stato, non comporta una perdita di contribuzione ai fini della futura pensione. A questo livello di retribuzione, l’aliquota contributiva si riduce dal 9,19% al 5,84% (aliquota contributiva Ivs). La lavoratrice non sfrutta tutto il bonus che ha a disposizione.

Bonus mamme stipendio 2024 maggiorato fino a 250 euro al mese

Un altro limite di retribuzione è fissato in 2.692 euro lordi al mese. A questo tetto – pari a 35mila euro di retribuzione lorda all’anno – è fissato il 6% di sconto del taglio del cuneo fiscale anche per l’anno 2024. Le lavoratrici dipendenti che non rientrino nei requisiti del bonus mamme, continuano a beneficiare del taglio del cuneo fiscale.

Essendo il sconto del bonus mamme del 9,19%, la riduzione di contributi è più ampia del cuneo fiscale e, dunque, lo stipendio aumenta di più. A questo livello di stipendio corrisponde un bonus mamme pari a 247,39 euro. Per arrivare al tetto di 250 euro di bonus mensile, bisogna guadagnare una cifra lorda mensile di almeno 2.720 euro. Tutti gli importi superiori a questo stipendio danno luogo sempre allo stesso bonus di 250 euro, anche se l’applicazione del 9,19% dà un risultato maggiore.

L’eventuale eccedenza finisce tra i versamenti che la lavoratrice versa all’Inps. Ad esempio, una retribuzione lorda mensile di 3.600 euro produce un bonus mamme di 250 euro, anche se la contribuzione del 9,19% è pari a 330,84 euro. La differenza di 80,84 euro finisce tra i contributi previdenziali Inps a carico della lavoratrice.

Lavoratrici, a chi spetta il taglio dei contributi Inps?

I bonus mamme 2024 sono di due tipi. Il primo bonus spetta alle lavoratrici mamme di almeno due figli, con contratto di assunzione alle dipendenze a tempo indeterminato, che abbiano due figli di cui il più piccolo dei due non abbia ancora compiuto i 10 anni di età. Questo bonus è in vigore per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. La mensilità di gennaio 2024 verrà recuperata in busta paga al primo pagamento utile. L’Inps calcola che le madri con questi requisiti siano all’incirca 569.000.

Aumenti stipendi per le lavoratrici con almeno tre figli

Il secondo bonus mamme spetta alle lavoratrici madri di almeno tre figli, con contratto di assunzione alle dipendenze a tempo indeterminato. Si richiede che il figlio più piccolo non abbia ancora compiuto l’età di 18 anni. La lavoratrice, quindi, fruirà del bonus finché il figlio più piccolo non diventi maggiorenne. L’agevolazione spetta dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. L’Istituto di previdenza calcola che le madri che rientrino in questi requisiti siano circa 111.000.

Ecco fino a quanto dura la fruizione del bonus per tutto il 2024 o fino al 2026 a seconda della composizione della famiglia. Ecco come e a chi presentare domanda del bonus.

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