Arrivano conferme sul bonus 5.0 della transizione energetica e le tre nuove agevolazioni in arrivo a febbraio 2024 con il decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per l’acquisto di beni materiali, immateriali, nonché sugli investimenti le rinnovabili e la formazione del personale. Il totale delle risorse che il governo metterà a disposizione è pari a 6,3 miliardi di euro, da utilizzare nel biennio 2024 e 2025.

Su investimenti e cifre, il governo italiano ha ottenuto il via libera da parte della Commissione europea. Il pacchetto di norme prevede il raggiungimento di target del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ed è finanziato, per il 45 per cento, dal fondo RepowerEU.

La composizione del nuovo bonus Transizione 5.0 prevede, dunque, una componente decisiva proprio sul green e sul risparmio energetico. Il provvedimento attuativo dovrebbe arrivare entro la fine di questo mese di febbraio.

Bonus 5.0, ecco quali sono le tre nuove agevolazioni per le imprese in arrivo a febbraio 2024

Tre bonus in arrivo a febbraio 2024 per il 5.0 degli investimenti delle imprese per beni materiali, immateriali ed energie rinnovabili, più la componente della formazione del personale. Sono state definite le risorse stanziate per ciascuna tipologia di investimento della transizione 5.0.

Dei 6,3 miliardi di euro messi a disposizione dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) di Adolfo Urso, 3,78 miliardi andranno per l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali 4.0; 1,8 miliardi di euro andranno, invece, all’acquisto di beni necessari per autoprodurre e autoconsumare fonti rinnovabili, escluse le biomasse; infine, è previsto il credito d’imposta sulle spese sostenute per la formazione del personale in competenze inerenti la transizione green ed energetica per un totale di 630 milioni di euro.

Doppia certificazione per l’efficienza energetica energetico: come si calcola 

Tra le novità dei nuovi bonus per la Transizione 5.0 rientra anche quella relativa alla doppia certificazione, come richiesto da Bruxelles. Le imprese che richiedono gli incentivi dovranno dotarsi di una certificazione di un valutatore indipendente prima dell’investimento e di una certificazione ex post, sulla riduzione del consumo di energia. 

Bonus 5.0 febbraio 2024, i 9 livelli di credito d’imposta

I tre bonus si concretizzeranno in crediti d’imposta spettanti in base alla fascia di investimento e della classe di efficienza energetica. In tutto sono 9 i livelli di credito che si possono raggiungere. Nel dettaglio, per le spese di investimento tra 0 e 2,5 milioni di euro, il credito d’imposta è pari al 35% delle spese nella I classe energetica; al 40% per la II classe energetica e al 45% nella III.

Su investimenti relativi alla fascia tra 2,5 e 10 milioni di euro, le percentuali di credito d’imposta del bonus 5.0 prevedono il 15% di bonus nella I fascia, il 20% nella II e il 25% nella III fascia di efficientamento energetico. 

Per la fascia d’investimento da 10 a 50 milioni di euro, le percentuali agevolate previste variano dal 5% della I classe di efficienza energetica, al 10% della II fascia, fino al 15% della III fascia. 

Obiettivi di efficienza energetica

Le imprese che richiederanno gli incentivi rientranti nel piano di Transizione 5.0, dovranno centrare degli obiettivi di efficienza e di risparmio in termini di energia. Le tre fasce di investimenti e di credito d’imposta spettante, infatti, dovranno garantire due benefici:

  • il primo riguarda gli investimenti nei beni 4.0, il cui risparmio energetico raggiunto nei processi target dovrà essere di almeno il 5 per cento rispetto ai consumi del periodo precedente a quello degli investimenti stessi;
  • il secondo è inerente ad attività non legate a processi target, la cui riduzione di consumi energetici deve essere di almeno il 3 per cento.