L’universo dei giochi Play-to-Earn (P2E) continua a mostrare grande dinamismo, sfornando soluzioni a getto continuo. In questo ambito va sottolineato l’esordio di Binemon, un gioco che sin dal suo esordio ha scomodato paragoni illustri, in particolare con Axie Infinity.

La sua interfaccia estremamente intuitiva e la semplicità che ne ispira il funzionamento ha di fatto calamitato non solo l’attenzione dei giocatori che vantano già una lunga frequentazione nel settore, ma anche quelli che vi sono appena atterrati.

Binemon: cos’è e cosa si propone

Binemon è un videogioco basato su NFT che propone un ecosistema popolato da creature animali domestiche, quelle che gli danno il titolo. Un concetto già sviluppato in maniera molto efficace da Pokemon e che ha ispirato il team degli sviluppatori, spingendoli a mutuarne il concetto sulla blockchain.

Il gioco è stato lanciato sulla Binance Smart Chain, ed è ospitato su Draken, una blockchain che ha adottato il meccanismo di consenso Proof-of-Stake. I validatori previsti per la convalida delle transazioni sono 21, che vengono avvicendati ogni 24 ore.

Il suo debutto è avvenuto nel luglio del 2021 e ha subito calamitato grande attenzione. Un feeling esplicitato in maniera abbastanza eloquente dagli oltre 255mila utenti che hanno deciso di misurarsi al suo interno. I Binemons possono essere allevati e preparati per affrontare battaglie nel corso del gioco, oltre che messi in commercio dai loro possessori.

La differenza rispetto a soluzioni analoghe è da ravvisare nella possibilità conferita ai giocatori di dare vita ad associazioni, le gilde, con l’obiettivo di riuscire a conquistare nuovi territori in cui edificare castelli per poterli controllare. Non stupisce, quindi, la consistenza della comunità che si è radunata intorno al progetto.

Come funziona Binemon

Chi si iscrive al gioco, si trova di fronte ad un primo dilemma: acquistare un animale domestico già pronto per gli eventi da affrontare, sotto forma di Non Fungible Token (NFT), oppure ottenere un uovo MON, sempre sotto forma di token non fungibile. In entrambi i casi a fungere da token di servizio sarà BIN.

Ogni NFT è dotato di caratteristiche e abilità differenti, destinate naturalmente ad influenzare lo svolgimento del gioco. In particolare, a determinare la rarità di un Binemon sono le otto parti che ne compongono il corpo.

Il gameplay, a sua volta, propone agli utenti due possibili scenari:

  • PvP, ovvero sfide contro altri giocatori di ogni parte del mondo, in cui i propri animali domestici dovranno dimostrare tutta la forza di cui dispongono;
  • PvE, scontri che vedono come controparte i Binemon più forti, in cui gli sfidanti sono in grado di ottenere premi sotto forma di Ambrosia o di oggetti collegati al gioco i quali potranno poi essere scambiati sul marketplace dedicato.

Per poter prendere parte al gioco, gli utenti sono chiamati a fare un investimento iniziale che può essere anche di lieve entità, considerato come il minimo sia fissato a 5 dollari. Naturalmente, per poter avere effettive possibilità di prevalere nelle varie fasi e guadagnare, occorre investire in maniera più consistente. Basti pensare che i livelli previsti sono ben cento. La scelta in tal senso spetta, in ultima analisi, proprio agli interessati.

Le prospettive per il futuro

Binemon si trova al momento al 1781° posto nella classifica di CoinMarketCap. È possibile quindi affermare che il gioco ha attirato molti giocatori, ma non grande interesse da parte degli investitori. Occorre quindi capire se tale sostanziale disinteresse sia da attribuire a problemi interni al gioco, oppure ad una concorrenza che si fa sentire non poco.

Naturalmente, l’azienda ripone grande fiducia nel crescente successo delle iniziative Play-to-Earn, la cui popolarità è acuita dalle possibilità di guadagnare giocando. Una tendenza che sta conquistando un numero crescente di utenti, che naturalmente Binemon spera di convincere nel corso dei prossimi mesi.