Rottamazione quater, si va verso la nuova scadenza del 28 febbraio 2024 per chi ha saltato le prime due rate della definizione agevolata, il cui termine era previsto negli ultimi due mesi del 2023. In sede di conversione del decreto “Milleproroghe” potrebbe, dunque, arrivare la riapertura dei termini con la possibilità, per i debitori decaduti dalla definizione agevolata 2023, di poter rientrare nel piano rate e di poter fruire del pagamento agevolato e degli sconti su interessi, sanzioni e aggi sui carichi verso l’Agenzia delle entrate.

Rottamazione quater, in arrivo la nuova scadenza del 28 febbraio 2024 per chi ha saltato le prime due rate

Si fanno sempre più pressanti le richieste del Parlamento per una nuova proroga sulla Rottamazione quater, in particolare sulla riapertura dei termini di pagamento per chi avesse saltato o versato ormai in ritardo anche solo una delle prime due rate della definizione agevolata 2023. Nel dettaglio, le prime due rate erano fissate al 31 ottobre 2023 (pagamento effettivo entro la scadenza del 6 novembre 2023 considerando i 5 giorni di tolleranza e la giornata festiva del 5 novembre) e al 30 novembre (pagamento effettivo entro il 5 dicembre 2023).

Un emendamento del relatore al decreto “Milleproroghe” fissa una nuova possibilità di scadenza per poter rientrare nella Rottamazione quater, pagando quanto dovuto entro il 28 febbraio 2024. L’emendamento verrà votato nella prossima settimana nelle Commissioni della Camera, Affari costituzionale e Bilancio.

Si ricorda, inoltre, che la scadenza delle prime due rate aveva già beneficiato di una riapertura per effetto della conversione in legge del decreto “Anticipi” (Dl 145 del 2023) che aveva portato il recupero delle prime due rate alla scadenza del 18 dicembre 2023.

Definizione agevolata 2023, le ragioni del rinvio forse al 31 marzo 2024

La nuova data di scadenza per le prime due rate della Rottamazione quater potrebbe essere fissata dalla conversione del decreto “Milleproroghe” al 28 febbraio 2024. Tuttavia, il nuovo termine potrebbe essere fissato troppo a ridosso della scadenza del decreto Milleproroghe stesso per divenire legge ed essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Peraltro, la fine di febbraio è anche la scadenza della terza rata della definizione agevolata 2023, a prescindere dei cinque giorni di tolleranza nel pagamento che fissano la scadenza ultima a lunedì 4 marzo 2024.

Per tutte queste ragioni, potrebbe tornare a galla l’ipotesi che si era fatta in un primo momento, ovvero quella di fissare la scadenza per il recupero del pagamento delle prime due rate al 31 marzo 2024. Una riformulazione di questo tipo è richiamata anche per altri correttivi sui quali stanno facendo pressione alcuni parlamentari.

Rottamazione 2024 proroga rate del 2023: ecco quali sono le nuove scadenze

Tra l’approvazione del provvedimento, che conterrebbe le nuove scadenze per pagare le prime due rate arretrate della Rottamazione quater al 28 febbraio o al 31 marzo 2024, e l’effettiva proroga, è necessario fare alcune considerazioni. La proroga converrebbe al governo per effetto dell’obiettivo di recupero dei carichi fiscali dei contribuenti, fissato in 12,4 miliardi di euro. Di certo, l’abbandono del piano rate della definizione agevolata allontana il raggiungimento di questo traguardo. La riapertura dei termini di scadenza non è esente, tuttavia, da costi: il mancato incasso di interessi, sanzioni e aggi è quantificabile in 1,1 miliardi di euro.

Collegato a quest’ultimo punto vi è la prassi di molti debitori fiscali di presentare domande per la rottamazione di turno solo per avere un tempo maggiore per pagare il debito. In pratica, con la previsione di un piano di rate si ferma il termine dei pagamenti e le eventuali azioni esecutive in avvio, salvo poi perdere l’agevolazione e riprendere a pagare secondo le modalità e i termini ordinari.