Giornata di incontri con il tessuto produttivo ed energetico del Sud Italia per la premier Giorgia Meloni. Visitando il polo 3Sun a Catania, Meloni afferma che l’intenzione sua e del suo governo è di trasformare l’Italia nell’hub di approvvigionamento energetico dell’Europa.

C’è anche un commento sulle recenti proteste degli agricoltori, con una promessa che vuole andare incontro alle loro richieste: “Dai fondi PNRR arriveranno 8 miliardi di euro“.

Proteste degli agricoltori, la premier Meloni promette maggiori aiuti economici

L’Italia del Sud presenta alcune aree, come la Campania o la Sicilia, dove esistono importanti aziende operanti nelle energie rinnovabili e nelle nuove tecnologie ad esse associate. La premier Giorgia Meloni ha visitato uno stabilimento del polo 3Sun gigafactory del Gruppo Enel, a Catania, lodandone l’innovazione e l’importanza nell’approvvigionamento energetico italiano.

Nel suo intervento a margine della visita, Meloni lancia anche un messaggio distensivo nei confronti degli agricoltori. Le proteste di oggi ad Orte sono state molto partecipate ed anche un esponente di peso del governo come Lollobrigida si è detto simpatetico verso le ragioni delle proteste.

Meloni ha affermato:

Le risorse del PNRR dedicate al mondo degli agricoltori, che per noi è particolarmente importante, passano da 5 a 8 miliardi di euro.

Non viene però detto in che modo saranno reperite queste risorse aggiuntive, se cioè verranno tolte ad altre misure in programma. Resta da capire anche se gli agricoltori italiani si riterranno soddisfatti di questa mano tesa da parte della premier.

Meloni sulla gigafactory a Catania: “L’Italia diventi l’hub dell’approvvigionamento di energia per l’Europa”

Insieme a Nello Musumeci, ministro della Protezione civile, Renato Schifani, presidente della Regione siciliana, Flavio Cattaneo, ad di Enel e Bernardo Mattarella, ad di Invitalia, la premier Meloni ha visitato una fabbrica di ultima generazione che vuole dare alla Sicilia energia pulita e con basso impatto ambientale.

La guerra in Ucraina ha reso necessario un cambio di passo forte per quanto concerne l’utilizzo e l’acquisto di fonti energetiche. L’auspicio della premier è che l’Italia sfrutti la sua posizione geografica per fare da tramite tra il sud del mondo e l’Europa:

Non ha molto senso che noi, mentre ci liberiamo da una dipendenza energetica dalla Russia, ci consegniamo mani e piedi ad altre dipendenze energetiche di catene di approvvigionamento che ugualmente non possiamo controllare. A questo risponde il progetto di oggi: noi dobbiamo essere in grado di produrre la tecnologia che è fondamentale per le nostre scelte strategiche se vogliamo essere padroni del nostro destino.

Lo sviluppo di nuove Zes (Zone economiche esclusive), infine, dovrebbe permettere secondo Meloni quello scatto economico e sociale che il Sud Italia attende da tempo:

Non voglio un Sud che viva di sussidi ma un Sud nel quale ci siano gli strumenti che consentano al Mezzogiorno di competere ad armi pari. C’è un gap e dobbiamo colmare il gap per dimostrare quanto il Mezzogiorno vale senza avere le discriminazioni che ha avuto in passato.