“Spirit – Cavallo Selvaggio” (Spirit: Stallion of the Cimarron) è un film americano del 2002 diretto da Kelly Asbury e Lorna Cook. La pellicola narra, attraverso gli occhi di un cavallo del Far West, una terra lontana e incontaminata, in cui i cavalli di razza Mustang vivono in completa armonia con la natura. Ma un giorno Spirit fa la conoscenza degli esseri umani e in particolare di un colonnello dell’esercito che vuole a tutti i costi domarlo.
Come finisce “Spirit”?
Dopo vari tentativi del colonnello di domare Spirit senza successo, il cavallo viene finalmente liberato e desidera riunirsi al suo branco. Convince Pioggia a seguirlo. Tuttavia, l’arrivo dei soldati cambia drasticamente la situazione.
Nel difendere gli indiani e la loro terra, Pioggia viene colpita e Spirit la salva gettandosi nel fiume. Spirit viene nuovamente catturato e venduto a chi sta costruendo la ferrovia. Realizzando che si dirigono verso la sua terra, combatte per fermare la locomotiva.
Una profonda connessione si sviluppa tra Spirit e Piccolo Fiume, che lo salva da un incendio. Spirit, decidendo di fuggire, si affida a Piccolo Fiume. In cima a un canyon, saltano insieme, toccando il cielo. Sbarcano sani e salvi, ottenendo la libertà dal colonnello.
Significato del finale di “Spirit”
In un mondo dominato da interessi e potere, la lotta per mantenere la libertà di abitare la propria terra può essere estenuante. Le relazioni genuine, anche tra esseri di specie diverse, possono offrire supporto quando tutto sembra perduto. Resistere alle pressioni esterne può persino influenzare gli avversari più ostinati.