Si è spento all’età di 86 anni Vittorio Emanuele figlio di Umberto II, ultimo re d’Italia. La vita e la causa della morte dell’ultimo erede di Casa Savoia.

Vittorio Emanuele, la causa della morte annunciata dalla ‘Real Casa di Savoia’

È morto Vittorio Emanuele di Savoia.

Il figlio di Umberto II e di Maria José si è spento alle ore 7:05 della mattinata di oggi, sabato 3 febbraio 2024. La causa della morte non è stata rivelata dalla famiglia che ha dato l’annuncio della scomparsa in una nota ufficiale della ‘Real Casa di Savoia’:

“Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile”.

Il figlio dell’ultimo re d’Italia è morto all’età di 86 anni, pochi giorni prima del compimento del suo 87mo compleanno, il 12 febbraio prossimo.

Dove viveva oggi Vittorio Emanuele?

Vittorio Emanuele è morto a Ginevra, in Svizzera, dove Casa Savoia ha vissuto fino al 2002, anno in cui venne proclamata la fine dell’esilio.

In seguito e negli ultimi anni, i membri della famiglia hanno stabilito la propria residenza tra Parigi e Monte Carlo, nel principato di Monaco.

Lascia la moglie Marina Doria e l’unico figlio Emanuele Filiberto

A piangere la morte di Vittorio Emanuele sono la moglie Marina Doria e il loro figlio Emanuele Filiberto.

Il matrimonio con la Doria, celebrato in rito civile l’11 gennaio 1970 a Las Vegas e con rito religioso il 7 ottobre 1971 a Teheran, fu causa di polemiche e molti contrasti con suo padre, il re Umberto II, contrario all’unione.

Vittorio Emanuele, patrimonio

Non è noto l’ammontare preciso del patrimonio di Casa Savoia il cui valore, però, potrebbe tranquillamente essere nell’ordine delle centinaia di miliardi tra beni mobili e immobili e società costituite all’estero.

Si sa, invece, per certo il valore dei beni confiscati alla famiglia reale nel momento dell’esilio, sancito dalla Costituzione Italiana con la ‘Tredicesima Disposizione Transitoria e finale’.

Questi beni sono custoditi dalla Banca d’Italia e si tratta, nello specifico, di:

  • 6mila 732 diamanti
  • 2mila perle

incastonati in gioielli di varia natura, tra orecchini, diademi, collane e spille. Il loro valore dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro.

Beni dei quali Vittorio Emanuele e la sua famiglia provarono a rientrare in possesso in nome di un un risarcimento ‘per danni morali’ a seguito dell’esilio, chiedendo, inoltre, allo Stato italiano 260 milioni di euro. Risarcimento non ottenuto.