All’annuncio della loro partecipazione al Festival di Sanremo è seguita una scia di polemiche. I La Sad sono finiti nel mirino per i testi di alcune vecchie loro canzoni giudicati offensivi, volgari e lesivi verso le donne. Immediato l’intervento di Amadeus che ha spento le polemiche:

“Sono andato a vedere sul vocabolario la parola pregiudizio: ‘opinione preconcetta capace di far assumere atteggiamenti ingiusti. Ecco perché io non amo le persone che hanno un pregiudizio verso qualcuno o qualcosa. Prima si ascolta la canzone, si legge il libro, si guarda il film o un programma televisivo e poi si esprime un parere o si giudica. Non prima. È sbagliato avere un pregiudizio”.

I La Sad si presentano a Sanremo con il brano “Autodistruttivo” firmato anche da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari.

Autodistruttivo La Sad testo

E sto nella sad!

Questa è la storia di un’altra vita sprecata

Di un figlio triste appena scappato di casa

Lui è cresciuto in fretta dopo un’infanzia bruciata

Con sua madre che urlava, il padre che lo picchiava

Per loro non ha senso credere nei sogni

Ma lui sa che il suo tempo vale molto più dei soldi

E vive sotto effetto per scappare dai ricordi

Di un angelo sui tacchi col diavolo negli occhi

L’amore spacca il cuore a metà

Ti lascia in coma dentro il solito bar

Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle

Prendo qualcosa se qualcosa non va

E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino

Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo

E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso

Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo

Questa è la storia di un mare di delusioni

E affoghi fino a quando non provi emozioni

Lui ha imparato come si sopravvive là fuori

Molto più dagli errori che dai suoi professori

L’amore spacca il cuore a metà

Ti lascia in coma dentro il solito bar

Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle

Prendo qualcosa se qualcosa non va

E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino

Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo

E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso

Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo

E sono solo uno dei tanti

Col sorriso triste e con gli occhi stanchi

Che non riesce più a fidarsi degli altri

Con una mano mi abbracci e con l’altra mi ammazzi

E sono stato sempre quello solo

Perché non sono mai stato come loro

Che hanno lo sguardo pieno d’odio e il cuore vuoto

Il nostro amore maledetto mi mancherà in eterno

E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino

Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo

E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso

Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo

Il significato

Nel brano, i La Sad danno voce a chi si sente emarginato dalla massa e a coloro che non riescono a trovare un legame: “Il palco dell’Ariston è l’occasione per portare nella più grande vetrina che ci sia il nostro messaggio al 100 percento: tutti noi nella vita passiamo periodi difficili in cui si corre il rischio di autodistruggersi, ma bisogna darsi una scossa. Perché la rabbia lasci il posto alla rivalsa e alla rivoluzione”. Ad essere autodistruttivo nel testo è in particolare l’amore che viene descritto come qualcosa che “spacca il cuore a metà”.