È morta nella provincia di Venezia, dopo tre mesi di agonia, una donna di 45 anni che, a metà ottobre, era stata punta da una zanzara che le aveva trasmesso il virus del West Nile. La vittima si è spenta per le complicazioni insorte in seguito all’infezione, in un ospedale a Dolo. La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo della donna.
West Nile, morta 45enne punta da una zanzara infetta a Venezia
La signora deceduta nel Veneziano era stata punta a metà del mese di ottobre 2023 vicino casa, a Mirano. La donna era stata colpita da una zanzara che le aveva trasmesso il virus del West Nile. L’infezione virale l’aveva subito portata ad affrontare 5 giorni di febbre molto alta.
La signora, madre di due figlie, aveva sviluppato inoltre una encefalopatia e poi anche una tetraplegia che le aveva paralizzato gli arti e gran parte del corpo. Nel giro di pochi giorni la situazione era precipitata. Prima di contrarre l’infezione la donna era sempre stata in buona salute.
Sembra inoltre che la vittima non soffrisse di qualche particolare malattia. Sappiamo inoltre che la donna non aveva fatto viaggi particolari in quel periodo.
All’epoca dei fatti però nella cittadina non era stata ordinata alcuna disinfestazione dell’area. Il motivo era legato al fatto che il caso era stato isolato e ormai eravamo nella stagione autunnale e dunque non quella in cui solitamente si manifesta la presenza di zanzare.
Con l’arrivo delle temperature più basse gli esperti hanno calcolato che la circolazione del virus in Veneto si è ridotta (e non di poco). Nel 2022 inoltre nella regione si erano verificati 500 casi nell’uomo, con 166 forme in neuro-invasive eventi due decessi.
In totale nello stesso anno i medici e gli esperti avevano contato 723 casi in tutta Italia. Negli ultimi mesi invece, secondo quanto è emerso dai dati, i casi sono notevolmente diminuiti, anche se la preoccupazione nella comunità continua a esserci soprattutto alla luce di notizie come questa.
Gli ultimi mesi di vita della vittima
La madre di 45 anni, dopo aver avuto la febbre altissima, l’encefalopatia e la tetraplegia, era stata ricoverata in ospedale a Mirano, piccola località in provincia di Venezia. La donna era rimasta qua fino a metà gennaio del 2024.
In seguito poi i dottori e la famiglia avevano deciso di trasferirla in una Rsa di Stra. Dopo pochi giorni poi la vittima, che si trovava praticamente in stato vegetativo, era stata portata d’urgenza in un ospedale a Dolo. Qui, purtroppo, è deceduta.
Come ha riportato oggi il Gazzettino, la Procura ha disposto l’autopsia sul suo cadavere.
Che cos’è il virus del West Nile?
Il West Nile è una malattia virale provocata da un virus della famiglia dei Flaviviridae. È stato riconosciuto e isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda nel distretto del West Nile, da cui ha preso appunto il nome. È diffuso non solo in Africa, ma anche in Asia occidentale, in Europa, In Australia e in America.
La malattia colpisce principalmente gli uccelli. Le zanzare poi si infettano pungendo i volatili a loro volta possono trasmetterlo all’uomo. La febbre non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con persone infette.
Il virus, che sull’uomo può provocare conseguenze molto pericolose, colpisce poi altri mammiferi come gli equini. Ci sono stati anche casi di cani, gatti, conigli e altri animali infetti.
I casi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette e i sintomi vanno dalla febbre alta fino alla paralisi e al coma, passando per la debolezza muscolare, il senso di disorientamento, i tremori, le convulsioni e i disturbi alla vista.
Può provocare effetti neurologici permanenti e potenzialmente letali in un paziente su 1000.