Che malattia ha avuto Fred De Palma? La battaglia contro la ludopatia. Ecco tutti i dettagli sulla vicenda che ha riguardato il cantante.
Che malattia ha avuto Fred de Palma?
Il cantante Fred De Palma – che salirà presto sul palco dell’Ariston per la 74esima edizione del Festival di Sanremo nel 2024 – ha rivelato in diverse interviste di aver avuto problemi a causa di una malattia. Di cosa si tratta? L’artista ha raccontato di aver sofferto a causa della ludopatia: una patologia che rientra nella categoria delle dipendenze comportamentali e che si concretizza nell’ossessione per il gioco d’azzardo.
De Palma in un’intervista alla Iene l’anno scorso aveva parlato della sua malattia, raccontando di come ha rischiato di perdere tutto il suo patrimonio, perdendo al gioco. L’artista, che ha esordito nella scena musicale italiana nel 2007, ora sta meglio e continua il suo percorso di miglioramento personale contro la dipendenza che lo affliggeva.
La battaglia contro la ludopatia
Fred De Palma ha parlato più volte pubblicamente della patologia di cui è stato vittima, la ludopatia, e in tante occasioni ha rivelato alcuni episodi legati alla sua vita privata. Ha spesso cercato di diffondere e comunicare l’importanza dell’aiuto psicologico per affrontare la dipendenza dal gioco d’azzardo.
Durante l’intervista alle Iene, in cui ha tenuto praticamente un monologo riguardo la sua condizione, il cantante aveva coraggiosamente parlato del suo problema e in merito aveva detto:
“Quando decidi di vivere una vita col piede sempre schiacciato sull’acceleratore, i rischi devi metterli in conto. E se non hai paura della velocità, dell’azzardo e dei tuoi demoni, allora il conto può essere molto salato. Vizio, dipendenza, patologia. C’è stato un periodo della mia vita in cui al gioco ho perso tutto quello che avevo. Tutto”.
Ha poi continuato:
“Quando ho capito che il vero rischio non era quello di perdere, ma quello di perdermi era già troppo tardi. Se solo avessi avuto un po’ di paura, un po’ di sano spirito di sopravvivenza. Ma per me sopravvivere è l’antitesi di vivere. Ho sempre cercato il senso delle cose non nel risultato in sé, ma nel brivido che lo precede, nell’attimo prima che vengano girate le carte, nel secondo che separa il paracadutista dal lancio nel vuoto. Sì, forse è per questo che la sola cosa che mi fa davvero paura è la normalità. E nel mio bisogno di andare sempre più veloce, c’è la necessità di scappare sempre dalle cose normali. In questa corsa più di una volta mi sono schiantato. È vero, mi sono sempre rialzato ma è stato ogni volta più difficile. Oggi, forse, sono più consapevole, più lucido. Sono ancora schiavo dell’adrenalina, ma padrone della mia vita”.