Secondo la tradizione, San Biagio fu vescovo della comunità di Sebaste in Armenia durante il periodo della “pax” costantiniana. Venerato in numerose città e località italiane, molte delle quali lo considerano anche il loro patrono, San Biagio viene celebrato il 3 febbraio in quasi tutta Italia.

Dove si festeggia San Biagio?

  • San Biagio è oggetto di profonda venerazione a Maratea, affacciata sul Tirreno in Basilicata, dove un monte porta il suo nome.
  • A San Biagio di Garlasco, invece, i festeggiamenti includono la degustazione dei tipici ravioli di magro, farciti con grana e barlande, seguiti dal tradizionale panettone di San Biagio.
  • A Lanzara, in provincia di Salerno, si celebra il Santo con le “polpette di San Biagio”.
  • A Salemi, in Sicilia, la festa comprende la preparazione dei “cavadduzzi”, rappresentanti le cavallette in ricordo del miracolo di San Biagio che salvò le messi, e i “caddureddi”, dolcetti a forma di “gola”, realizzati con acqua e farina.
  • A Pescasseroli, in Abruzzo, la tradizione prevede la distribuzione di zollette di zucchero, dolciumi e caramelle (un tempo, venivano benedetti solo zucchero e menta, utilizzati poi come amuleti).

Cos’è la benedizione della gola?

La notorietà di San Biagio è legata a un miracolo in cui guarì un bambino da una lisca conficcata in gola, motivo per cui è invocato come protettore per le afflizioni di quella parte del corpo.

Questo episodio ha dato origine al rito della “benedizione della gola”. Durante la celebrazione liturgica, è tradizione introdurre una speciale benedizione alle gole dei fedeli, impartita dal parroco attraverso l’uso di due candele (in passato si utilizzava olio benedetto).