Continua l’onda di protesta degli agricoltori che, con i loro trattori, stanno manifestando in Italia e in Europa per fare sentire la loro voce contro le storture determinate dalle scelte dell’Unione europea in tema di politica agricola.

Arrivati ieri fino a Bruxelles, nel cuore delle istituzioni europee – dove non sono mancati momenti di tensione – gli agricoltori europei hanno chiesto alle Istituzioni comunitarie un revisione dei vincoli previsti dalla Politica agricola comune e dalle normative del Green Deal, ottenendo l’impegno della presidente della Commissione europea Von der Leyen su un futuro allentamento delle regole contestate.

Protesta agricoltori, Bandecchi (AP): “Tassa sui terreni per il fotovoltaico ennesima mazzata voluta dal Governo”

La dimensione europea della protesta, comunque, cela anche la presenza di diverse rivendicazioni nazionali. Basti pensare, ad esempio, a come gli agricoltori italiani abbiano immediatamente puntato il dito contro il Governo, che nell’ultima legge di bilancio ha reintrodotto l’Irpef per il settore agricolo, di fatto aumentando la tassazione nei confronti della categoria.

Lo stop alla deroga dell’Irpef, tuttavia, non è l’unico intervento che il Governo ha previsto a discapito degli imprenditori del settore primario, come fa notare oggi il segretario nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi.

Intervenendo nel dibattito, il sindaco di Terni ha infatti ricordato come, a livello di tassazione, il Governo abbia inserito nell’ultima legge di bilancio con una ulteriore penalizzante tassa a carico di quegli imprenditori agricoli “che concedono il diritto di superficie sui propri terreni per la realizzazione di impianti ad energia rinnovabile”.

Tassa sul diritto di superficie, Bandecchi (AP): “Governo manda all’aria opportunità concrete per gli agricoltori”

Il tema portato all’attenzione da Bandecchi riguarda la tassa sul diritto di superficie imposta nell’ultima legge di Bilancio per tutti gli agricoltori che non solo decideranno, ma che hanno già stipulato contratti con le aziende energetiche per l’installazione di fonti di energia rinnovabile, in particolare l’agro fotovoltaico. Il risultato di questa scelta comporterà che, anche per chi solo pochi mesi fa ha stipulato un contratto per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui propri terreni, ottenendo la garanzia di un determinato ritorno economico, gli introiti pattuiti diminuiranno sensibilmente alla luce dell’imposta tassa.

Con questa decisione, presa Bandecchi in un “totale silenzio”, il Governo ha pertanto deciso di “mandare all’aria quella che era un’importante e concreta possibilità per garantire la continuità delle attività e delle produzioni agricole producendo energia verde”.

Tassa sul diritto di superficie, Bandecchi (AP): “E questo sarebbe un Governo vicino agli agricoltori?”

L’intervento a gamba tesa del Governo con questa nuova tassa sul diritto di superficie è, per Bandecchi, nient’altro che la prova che per la maggioranza “il supporto agli agricoltori sia solo uno dei tanti e diversi slogan“.

Introducendo quest’ulteriore tassazione, infatti, per il sindaco di Terni il Governo è riuscito a fallire due volte, non solo “dando incertezza agli agricoltori” circa le entrate precedentemente previste, ma anche “penalizzando la diffusione delle filiere di energia sostenibile, come quelle del fotovoltaico”.

Constatando come questa manovra sia dunque assolutamente penalizzante per un settore, come quello agricolo, che invece avrebbe bisogno di rinnovato sostegno, Bandecchi chiede che “il Governo faccia un passo indietro ed escluda agricoltori e aziende agricole dalla tassazione del diritto di superficie”.