Il ritratto del Duca, commedia presentata alla 77ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2020, ci porta in una storia parecchio insolita: è ispirata ad una storia vera?
Con protagonisti Jim Broadbent ed Helen Mirren, il film diretto da Roger Michell è ispirato a eventi reali, portando alla luce il misterioso caso di Kempton Bunton.
“Il ritratto del Duca” è una storia vera?
La domanda principale che sorge è se Il ritratto del duca sia davvero basato su una storia vera. La risposta è sì. Il film attinge infatti dalla vita di Kempton Bunton, un tassista sessantenne in pensione che ha compiuto un gesto memorabile: il furto di un dipinto di Francisco Goya dalla prestigiosa National Gallery di Londra nel 1961 (Ritratto del duca di Wellington).
Chi era Kempton Bunton?
Kempton Cannon Bunton (1904) non era un criminale comune. Originario del Regno Unito, era un pensionato disabile e autista di autobus disoccupato. La sua storia prende una svolta incredibile quando, nel 1961, confessò di aver rubato il dipinto Ritratto del duca di Wellington di Goya.
Secondo la sua versione dei fatti, Bunton capì, a partire dalle conversazioni con le guardie della National Gallery che il sistema di sicurezza elettronico era stato temporaneamente disattivato per la pulizia. Così sfruttò l’opportunità per aprire una finestra della toilette, entrare nella galleria, per poi fuggire con il dipinto attraverso la stessa finestra.
Quando è morto Kempton Bunton?
Bunton morì a Newcastle upon Tyne nel 1976, ma la sua morte passò “in sordina”, senza necrologi sui giornali più noti.
Esploriamo così un approfondimento insolito della storia del crimine d’arte. Kempton Bunton, d’altronde, è un uomo comune che compie un gesto curioso e fuori dall’ordinario.