Sono passati alcuni mesi da quando è iniziato il Pandoro Gate che ha visto finire nel mirino Chiara Ferragni. L’influencer cremonese sta attraversando una profonda crisi professionale e personale dal momento che sono saltati diversi accordi e milioni di follower hanno deciso di non seguirla più sui social. Nonostante sia stata accusata di truffa aggravata dalla Procura di Milano, c’è chi la reputa innocente e da qualche ora girano volantini a Milano che ne spiegano il motivo.

Dopo aver letto cosa c’è scritto, molti hanno ritenuto che si trattasse di una strategia da parte dello staff della Ferragni, ecco chi c’è dietro a tale episodio.

Chiara Ferragni innocente: lo spiegano i volantini in giro per Milano

Ultimamente stanno girano per Milano dei volantini che difendono Chiara Ferragni dopo essere stata accusata di truffa aggravata per il pandoro gate. Si tratta di alcuni fogli in cui appare una foto dell’influencer e il dolce natalizio e una didascalia in cui si spiega il motivo secondo cui l’imprenditrice digitale sarebbe innocente.

Il volantino recita che è ridicolo insinuare che le persone abbiano acquistato il pandoro Balocco o la bambola Trudi soltanto perché credevano che una parte sarebbe andata in beneficenza.

Nel 2018, la Ferragni aveva firmato un’edizione limitata dell’acqua minerale Evian, una bottiglia di vetro da 75 cl che veniva venduta a 6 euro, cioè a 8 euro al litro. Nonostante non fosse stata fatta beneficienza, finì in un batter d’occhio.

Gli autori del foglio di carta tengono a precisare che non serve giudicare negativamente ciò che ha fatto l’influencer ma al massimo imparare da alcuni errori e provare a fare meglio.

Inoltre, hanno tenuto a sottolineare il fatto che nel 2020, durante la pandemia, i Ferragnez hanno raccolto milioni di euro e potenziato le terapie intensive dell’ospedale San Raffaele. Si è trattato di una raccolta fondi che è stata classificata come la miglior campagna d’Europa, top 10 al mondo.

Chi sono gli autori dei volantini?

Non si conoscono gli autori dei volantini in giro per Milano che difendono Chiara Ferragni dalle accuse di truffa aggravata. Inizialmente molti hanno ritenuto che si trattasse di una strategia da parte dello staff dell’imprenditrice digitale, in realtà, invece i suoi collaboratori si sono dissociati completamente da tale episodio.

Chiara Ferragni sempre meno presente sui social

Chiara Ferragni ha più di 29 milioni di follower su Instagram nonostante il calo avuto negli ultimi mesi a causa del Pandoro Gate. Soltanto da poco ha ripreso a condividere foto e in particolare pubblica immagini e video con i suoi figli, il suo cane Paloma e cerca di parlare di eventi personali piuttosto che relativi alla sua attività professionale.

Infatti, qualche giorno fa ha raccontato il fatto di volersi far crescere i suoi capelli dopo il taglio dello scorso aprile. Insomma, sta cercando un’alternativa ma la strada per tornare ad essere la regina dei social è ancora lunga.

Le indagini continuano

Le indagini sono ancora in corso e dalle ultime notizie è emerso un nuovo attore, Fabio Maria Damato, il general manager di “The Blonde Salad” e di Chiara Ferragni Collection, che viene indicato come la figura chiave nel coinvolgimento dell’influencer in controversie commerciali.

La Procura di Milano ha avviato un’indagine conoscitiva dopo le denunce presentate da Codacons e Assourt sul caso del pandoro, a seguire anche un’indagine sulle uova di Pasqua.

Per adesso non risultano esserci indagati né ipotesi di reato, ma gli investigatori milanesi stanno mettendo in atto la propria attività per fare chiarezza sia sul caso del pandoro che coinvolge l’imprenditrice digitale e l’azienda Balocco per la pubblicità del pandoro natalizio scorso, sia sulle uova di Pasqua a marchio Ferragni.

Molti collaboratori dell’influencer hanno annullato gli accordi e il caso continua a fare parlare.