Due aggressioni al personale scolastico si sono verificate nell’ultima settimana. Dopo lo sconvolgente episodio avvenuto a Taranto, dove il preside della scuola materna, Marco Cesario, è stato picchiato brutalmente dai genitori di un’alunna, ora, è toccato al preside Pasquale Trivisonne, a Lucera, in provincia di Foggia.

Foggia, preside picchiato a Lucera. Tutolo (cons. reg.): “Solidarietà a Trivisonne”

Ha voluto farsi “giustizia” da sola la madre di un ragazzo che frequenta l’Istituto “Bozzini-Fasani” di Lucera, in provincia di Foggia. Secondo la donna, infatti, la punizione inflitta dalla scuola a due ragazzini colpevoli di aver picchiato il figlio, diffondendo, poi, il video dell’aggressione, non era sufficiente.

Così, si è recata presso l’ufficio del preside per contestare la decisione presa dal Consiglio di classe: una sospensione di cinque giorni per entrambi i giovani aggressori. Purtroppo, la rabbia è sfociata in violenza e la donna avrebbe picchiato il preside Pasquale Trivisonne.

Il dirigente scolastico ha riportato ferite medicate al pronto soccorso, con una prognosi di cinque giorni. L’episodio, che ha lasciato senza parole l’intera comunità scolastica, contribuisce a dipingere un quadro fosco della reale tutela sul lavoro.

Il consigliere regionale Antonio Tutolo ha rilasciato una ferma condanna a questi atti e chiede che siano presi provvedimenti immediati. Il politico, inoltre, ricorda l’altro episodio avvenuto in settimana a Taranto.

Se siamo arrivati alle aggressioni fisiche a un dirigente scolastico per aver fatto il proprio dovere, allora dobbiamo rivedere tante cose della nostra società. Ma prima di tutto va espressa totale e incondizionata solidarietà al professor Pasquale Trivisonne, preside dell’istituto Bozzini-Fasani di Lucera che qualche giorno fa è stato malmenato da una madre, così come al suo collega Marco Cesario di Taranto che ha subito la stessa sorte sempre in questa settimana

E aggiunge:

Non dobbiamo assolutamente ammettere e far passare sotto silenzio situazioni del genere, perché i capisaldi educativi vanno preservati a qualunque costo se vogliamo che i nostri figli diventino poi buoni cittadini che sappiano trovare solo nel dialogo, anche serrato, la soluzione ai problemi. Pure il ragazzo vittima di bullismo va protetto adeguatamente e con gli opportuni accorgimenti, ma aggiungere altra violenza non serve assolutamente a niente

La risposta dei sindacati: “Siamo abbandonati, sminuiti e indifesi”

Anche il sindacato DirigentiScuola ha condannato la violenta aggressione ai danni dei due presidi e si uniscono alla voce di docenti dei due Istituti, teatro dei pestaggi. A Taranto, i professori avevano commentato:

Ci sentiamo abbandonati, sminuiti nel nostro ruolo e soprattutto indifesi. Chiediamo che le Istituzioni, a tutti i livelli, aprano una seria riflessione atta a ripristinare la centralità della funzione sociale della scuola

DirigentiScuola, invece, ha ribadito che:

È inconcepibile che chi è aggredito sia costretto a ricorrere a cure mediche e chi aggredisce se ne stia a piede libero, in attesa che la giustizia faccia il suo lungo corso

Sulle vicende, sono intervenuti anche Cisl e Uil, che negli scorsi giorni hanno portato all’attenzione mediatica la drammatica condizione delle scuole. Anche il segretario nazionale di Snals, Elvira Serafini, ha lamentato la problematica rinnovando la la solidarietà ai dirigenti:

L’aggressione al dirigente scolastico di Taranto e a diversi insegnanti connotano una realtà ormai sconvolgente e intollerabile