Il BTp a 5 anni è stato un trionfo? Qual è il segnale importante da non trascurare? Scopriamolo in questa guida.
Il Tesoro italiano ha appena raccolto un boom di ordini pari a nove miliardi di euro: ciò conferma il fatto che gli investitori hanno fiducia sul mercato obbligazionario italiano. C’è un segnale importante che non deve essere assolutamente trascurato dal momento che i prezzi dei bond stanno risalendo ed i rendimenti sono diventati più appetibili.
Scopriamo in questa guida il segnale positivo che gli obbligazionisti non dovrebbero mai trascurare quando si investe nel BTp a 5 anni.
BTp a 5 anni: il segnale importante da non trascurare
Il Tesoro italiano ha emesso Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza pari a 5 anni (ISIN: IT0005566408), ovvero scadenza al primo febbraio 2029 e cedola pari a poco più di quattro punti percentuali. Il prezzo ha sfiorato i 104,50 ed il rendimento è sceso a 3,10 punti percentuali contro i 3,6 punti percentuali raggiunto nel corso dell’asta del mese di novembre 2023.
Il rendimento netto del BTp a 5 anni è stato pari a 2,6 punti percentuali, diventando meno appetibile di quasi mezzo punto percentuale al lordo. Il risparmiatore riceverà una cedola lorda più bassa, ma i rendimenti saranno piuttosto allettanti. Detenere il BTp a 5 anni nel proprio portafoglio investimenti consentirà alle famiglie italiane di implementare una strategia di diversificazione, di non privarsi della liquidità per un arco di tempo troppo lungo e di ottenere un rendimento interessante.
Inoltre, non bisogna trascurare il fatto che i contribuenti italiani esborseranno meno soldi per pagare gli interessi sul debito pubblico nazionale, che lo scorso anno ha sfiorato i 3mila miliardi di euro.
BTp a 5 anni: a quanto ammonta il rendimento atteso?
Dopo il picco raggiunto ad ottobre e novembre. si è registrato un calo dei prezzi ed un aumento dei rendimenti dei titoli obbligazionari. Si è trattato di un momento transitorio dal momento che i prezzi dei bond e dei titoli di stato italiani stanno riniziando ad aumentare ed i rendimenti attesi sono meno generosi.
Bisogna tenere debitamente conto del fatto che l’inflazione ha rallentato la sua corsa, ma deve rallentare ulteriormente visto che deve raggiungere il target del 2% fissato dalla Bce. Non a caso le banche centrali occidentali, Fed compresa, hanno deciso di non adottare una politica di allentamento monetario e di rimanere del tutto inalterati i tassi di interesse. Al netto del prelievo fiscale, il rendimento netto è sceso sotto i 2,7 punti percentuali.
Prevedendo che il trend inflattivo risulti pari a poco più dell’1,1%, possiamo sostenere che il rendimento netto del BTp a 5 anni sia pari all’1,5 percento. Si deve tenere debitamente conto del fatto che gli esperti prevedono che ci sarà un allentamento monetario durante la stagione estiva, per questo i prezzi dovrebbero aumentare ulteriormente ed i rendimenti dovrebbero diminuire. È piuttosto improbabile che il rendimento del BTp a 5 anni torni agli stessi livelli precedenti all’inasprimento monetario.
Investire nel BTp a 5 anni conviene?
Il BTp a 5 anni ha una durata media e consente agli investitori di non privarsi della liquidità per un arco temporale troppo lungo. Si tratta di un ottimo titolo obbligazionario che consente di diversificare il proprio portafoglio investimenti e il rendimento atteso è piuttosto appetibile. In conclusione, è buon consiglio per gli investitori italiani e stranieri investire su questo bond emesso dal Tesoro italiano.
Nel valutare la convenienza dell’investimento è necessario prendere in considerazione anche i rischi connessi: il rischio emittente ed il rischio tasso di interesse. Il rischio emittente è legato allo Stato emittente, in questo caso lo Stato italiano. Nel caso in cui andasse incontro al default l’obbligazionista andrebbe incontro ad una perdita parziale. I cassettisti che detengono il BTp fino alla scadenza devono far fronte al rischio emittente: è l’unico ad essere presente.