Sconcerto e shock in una scuola dell’infanzia di Taranto: il preside dell’Istituto comprensivo “Europa-Dante-Basile-Acanfora” è stato picchiato dai genitori di una alunna. Trasportato all’ospedale Santissima Annunziata, l’uomo ha ricevuto una prognosi di sette giorni e ha sporto immediatamente denuncia.
Taranto, preside picchiato a scuola. I genitori: “Siamo indignati”
Un’aggressione violenta, che ha provocato diverse ferite al volto e alla mano e una prognosi di 7 giorni, a Marco Cesario, dirigente scolastico della scuola dell’infanzia “Europa-Alighieri”. Non è ancora chiaro il movente che ha spinto i genitori di una alunna a picchiare il preside, che ha sporto denuncia ai carabinieri accorsi sul luogo.
I genitori degli studenti della scuola hanno voluto esprimere la propria solidarietà al docente. Questo è quanto si legge nella nota:
Siamo profondamente sconvolti e indignati dagli atti di aggressione fisica e verbale subiti dal dirigente scolastico, Marco Cesareo, da parte di un genitore. Condanniamo fermamente questi atti di violenza e ci associamo al dirigente, a tutto il personale scolastico, insegnanti e collaboratori della scuola nel condannare energicamente qualsiasi forma di comportamento violento e inaccettabile all’interno dell’ambiente educativo
Le polemiche hanno investito l’ambiente scolastico, adesso ritenuto un luogo poco sicuro:
L’autorità scolastica svolge un ruolo fondamentale nella formazione e nell’educazione dei nostri figli e merita il massimo rispetto da parte di genitori, studenti e comunità nel suo insieme. L’aggressione nei confronti del dirigente scolastico non solo mina l’integrità e il benessere della persona coinvolta, ma getta un’ombra sulla sicurezza e sull’ambiente educativo dell’intera scuola. Chiediamo a tutti i genitori, agli studenti e alla comunità di unirsi a noi nel condannare questo atto riprovevole e di sostenere l’autorità scolastica. Inoltre, esortiamo le autorità competenti a prendere provvedimenti adeguati nel rispetto della legge al fine di garantire la sicurezza e l’ordine all’interno e attorno all’istituto scolastico
Violenza a scuola, un problema diffuso
Purtroppo, questo non è l’unico episodio di violenza al personale scolastico nel nostro Paese. Lo scorso 18 gennaio, a Grosseto, era stato un docente a subire la violenza di una studentessa, che lo aveva colpito al volto con il cellulare. Una vicenda che apre ancora di più lo spiraglio sul problema della sicurezza a scuola e sulla garanzia del diritto all’istruzione.
Così i genitori degli studenti di Taranto hanno concluso la nota:
L’istruzione è un diritto fondamentale e un valore che va tutelato con impegno e rispetto reciproco. Siamo determinati a garantire un ambiente sicuro e accogliente per l’apprendimento e lo sviluppo dei nostri bambini, e non tollereremo alcun comportamento che minacci tale obiettivo. Chiediamo il sostegno e la comprensione di tutti coloro che fanno parte della nostra comunità scolastica in questo momento difficile, e ci impegniamo a lavorare insieme per superare questa situazione e rafforzare i valori di rispetto, collaborazione e civiltà che sono alla base della nostra missione educativa e ci impegniamo a collaborare attivamente per garantire che atti simili non si ripetano in futuro
Il commento della Lega: “Bisogna restituire autorevolezza al personale scolastico”
Anche nel mondo politico la vicenda ha fatto particolare rumore. Il deputato Rossano Sasso, capogruppo della Lega in commissione Cultura Scienza e Istruzione, non ha fatto attendere la propria risposta:
Quanto accaduto a Taranto è sconcertante, rappresenta il fallimento totale dell’alleanza scuola-famiglia e non si può derubricare a episodio isolato
Secondo quanto sostenuto dal politico, infatti, l’episodio tarantino non può e non deve passare inosservato. Servono misure urgenti per garantire la sicurezza dei lavoratori, dei docenti e degli studenti. Ma, soprattutto, bisogna rinsaldare il legame fra famiglia e scuola:
A Taranto quei genitori che hanno picchiato e umiliato il dirigente scolastico hanno colpito tutti i docenti e i dirigenti scolastici italiani. Genitori sempre più scollegati dalla propria missione educativa, sempre più sindacalisti dei figli e sempre meno madri e padri
E aggiunge:
La politica ha già aperto una seria e profonda riflessione su questo tema grazie alla Lega e la prima occasione per concretizzare con provvedimenti efficaci potrebbe essere quella di approvare all’unanimità la mia proposta di legge, già approvata alla Camera e in dirittura d’arrivo al Senato (entro febbraio), che prevede un profondo inasprimento delle pene per chiunque usi violenza fisica o morale nei confronti degli insegnanti e di chiunque lavori a scuola, oltre a prevedere un Osservatorio nazionale sulle violenze a scuola e vari momenti formativi. Per la Lega chi tocca un insegnante tocca lo Stato.
Sasso ha, comunque, ribadito il proprio sostegno al dirigente scolastico e l’impegno a trovare adeguate misure per restituire dignità alla scuola:
Esprimo la mia solidarietà al dirigente scolastico e alla comunità scolastica tutta colpita da questo brutto evento con la promessa di continuare a battermi insieme al ministro Valditara e a tutti i colleghi della Lega per restituire autorevolezza ai lavoratori della scuola