Come funziona il conto cointestato? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Quali sono le regole alla base del funzionamento del conto cointestato? Facciamo chiarezza.
Il conto cointestato è uno strumento che consente a due o più persone intestatarie, anche non necessariamente familiari, di gestire i propri risparmi insieme. Due o più correntisti diventano titolari di un conto corrente per poter compiere differenti operazioni, tra cui pagamenti, accrediti di pensione e stipendio, bonifici e prelievi di denaro.
Il conto cointestato è un’interessante soluzione che consente a due coniugi, a mamma e figlio, a marito e moglie, a due fidanzati, etc. di gestire i propri risparmi grazie ad un unico strumento. Aprire un conto cointestato è semplicissimo ed i costi ed i servizi offerti dipendono dalle necessità dei correntisti, oltre che dalle condizioni contrattuali ed economiche applicate dagli intermediari creditizi.
Scopriamo in questa guida quali sono le caratteristiche, come funziona, quali sono i vantaggi e gli svantaggi del conto cointestato.
Conto cointestato: come funziona
Un conto cointestato è uno strumento di gestione che consente a due o più persone titolari del conto di gestire i propri risparmi, accedendo ad una serie di servizi offerti dalla banca. Sul mercato creditizio ci sono innumerevoli prodotti valutabili, ognuno con determinate condizioni contrattuali ed economiche. Grazie al conto cointestato due o più persone (marito e moglie, genitori e figli, fratelli e sorelle, etc.) possono accedere al denaro presente su quel determinato strumento di gestione del risparmio.
Si può cointestare un conto corrente a firma disgiunta: in questo caso ogni singolo correntista può compiere un’operazione senza avere autorizzazione dagli altri intestatari del conto. L’altra modalità è quella a forma congiunta, che consente ai correntisti di operare sul conto, ma è necessaria l’autorizzazione di tutti gli intestatari.
Conto corrente cointestato: quali sono i vantaggi?
Il conto corrente cointestato è uno strumento di gestione del risparmio che presenta determinati vantaggi. I cointestatari del conto hanno la possibilità di farsi accreditare i bonifici sullo stesso, utilizzare un diverso bancomat, gestire in maniera del tutto autonoma il conto senza necessità di delegare, possibilità di cambiare le condizioni contrattuali ed economiche previste durante la fase iniziale e possibilità di risparmiare nella gestione di un conto unico. Due o più soggetti, in possesso dei requisiti previsti dal decreto ministeriale n. 70 del 3 maggio 2018, possono aprire un conto corrente gratuito cointestato.
Conto corrente cointestato: quali sono gli svantaggi?
Oltre ai vantaggi bisogna considerare anche gli svantaggi del conto cointestato: in caso di scomparsa di uno dei cointestatari, l’altro ha la possibilità di prelevare di più. Altro rischio è quello relativo all’assenza di responsabilità dell’istituto di credito nel caso in cui uno dei cointestatari prelevi tutti i soldi dal conto corrente all’insaputa dell’altro.
Conto corrente cointestato: cosa succede se uno dei titolari muore?
Nel caso in cui il conto corrente cointestato sia a firma congiunta e uno dei soggetti cointestatari deceda, il conto viene bloccato dalla banca in attesa che vengano individuati gli eredi legittimi. Nel caso in cui il conto sia a firma disgiunta, ogni cointestatario del conto può continuare a compiere le operazioni in autonomia.
Conto corrente cointestato: può essere pignorato?
Il conto corrente cointestato può essere oggetto di pignoramento, ma solo nella misura pari a 50 punti percentuali. I cointestatari del conto sono responsabili in solido, ma la normativa vigente prevede dei limiti per tutelare gli altri cointestatari del conto. L’importo sul conto può essere pignorato solo nella misura pari a 50 punti percentuali in modo tale da non compromettere la posizione dei correntisti non debitori.
Conto corrente cointestato: cosa succede se i coniugi si separano?
Nel caso in cui i coniugi cointestatari si separino, il conto si scioglie. Al momento della separazione dei coniugi il saldo viene diviso in parti eque tra i due ex. Nel caso in cui uno dei coniugi dimostri di aver contribuito maggiormente al saldo del conto gli spetterà una somma superiore a quella che spetta all’altro coniuge.