Il significato pagano della Candelora affonda le radici nell’antica festa celtica di Imbolc, celebrata il 1 febbraio, a distanza di tre mesi dal Samhain.

Questa festività, che ha tracce a partire dal VI secolo, si svolge il 2 febbraio e, simile a Imbolc, segna il cuore dell’inverno.

Festa della Candelora, significato esoterico – pagano

La Candelora eredita dalle sue origini pagane anche il ruolo di festa della purificazione, una tradizione ancora viva oggi.

La celebrazione esalta il fuoco come elemento che combatte il freddo invernale e avvicina ai mesi fertili dei raccolti. Pur con resistenze e ondate intense di freddo, come nei giorni della merla, la notte cede il passo al giorno, che gradualmente allunga la sua durata.

Rituali Imbolc

Imbolc, la seconda delle quattro feste del fuoco nella ruota solare pagana, scandisce il ciclo naturale delle stagioni. È la festa celtica della Luce Crescente, simbolo dei nuovi inizi, dedicata a Brìde Brigit, dea del triplice fuoco e dell’ispirazione creatrice, protettrice di fabbri, artisti e guaritori.

L’etimologia di Imbolc suggerisce il ritorno della luce e della vita, indicando nuovi inizi rispetto al freddo di gennaio, sia come festa della pioggia, del grembo o dell’allattamento degli agnelli.

Il bucaneve, fiore simbolo di Imbolc, rappresenta con il suo candore il latte per gli agnelli e la purezza di Brìde, associandosi anche all’iconografia cristiana della Candelora come festa della Purificazione di Maria.

I rituali di Imbolc comprendono la creazione di un’immagine della dea da parte delle donne scozzesi, vestita con abiti candidi e posta in una cesta chiamata il letto di Brìde.

Accanto, un bastone di betulla, la verga di Brìde, rappresenta Cerumnos, il Dio cervo che recupera le corna in primavera. Le donne accendevano candele e torce intorno alla cesta, lasciando arderle per tutta la notte.

Ancora oggi in Irlanda, le candele vengono accese e lasciate brillare alle finestre fino al giorno successivo.